La sua storia ha ispirato il film di Matteo Garrone “Io capitano”. Oggi è in prima linea per i diritti delle persone migranti. Mamadou Kouassi Pli Adama è arrivato in Italia nel 2008, dopo aver lasciato il suo paese, la Costa d’Avorio, e aver attraversato il deserto libico. Vive a Castel Volturno e lavora come mediatore interculturale per offrire aiuto a chi, come lui, è arrivato da lontano in cerca di un futuro migliore. Racconterà la sua testimonianza in un incontro durante il quale sarà proiettato il cortometraggio di Andrea Fantino “La lotta della migrazione”, anche questo dedicato alla sua esperienza. Ma il documentario ne racconta soprattutto l’impegno come portavoce del Movimento Migranti e Rifugiati di Caserta. Attraverso gli occhi del protagonista, si scopre la continua lotta di lavoratrici e lavoratori subsahariani sfruttati nelle piantagioni di tabacco di Caserta o per la raccolta delle arance a Rosarno, dove prospera il sistema del “caporalato”.
Partecipano all’incontro Donata Borgonovo Re, già docente dell’Università di Trento ed esperta di migrazioni internazionali, e Silvia Valduga, vicepresidente del Forum Trentino per la Pace e i Diritti Umani. Un’occasione per conoscere e capire la gestione italiana del fenomeno migratorio, con un focus sull’accoglienza, sulle vie di accesso al territorio europeo e sul diritto di asilo.
L’evento è aperto alla cittadinanza.
È ospitato al Palazzo di Giurisprudenza (Via Rosmini, 27) e si svolge venerdì 21 febbraio dalle 17:30.
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