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Superare bias e gender gap nella salute e nella cura

Martedì 30 settembre al Cismed si parla di medicina di genere

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Promuovere una prospettiva inclusiva e rispettosa delle differenze di genere, superando uno schema consolidato nel tempo incentrato quasi esclusivamente sulla figura e le caratteristiche maschili e androcentriche. È quello che fa la medicina di genere. Studia le differenze di sesso, definite dalle caratteristiche biologiche della persona, e quelle di genere, associate a fattori socioeconomici e culturali, che influenzano lo stato di salute e di malattia di ogni persona, dall’adulto all’infante. Da queste caratteristiche derivano esigenze diverse in termini di salute, che devono trovare riscontro nell’assistenza sanitaria. L'obiettivo è personalizzare le terapie, garantendo l'adeguatezza delle prestazioni cliniche e la corretta prescrizione dei farmaci.

Al tema è dedicato il seminario dal titolo “Oltre il bias - Medicina di genere e gender gap nella cura”.
Attraverso un approccio multidisciplinare, l’incontro mette in dialogo prospettive sociologiche, etiche, cliniche e biologiche, con l’obiettivo di promuovere una maggiore equità nella salute. Partecipano docenti dell’Università di Trento e di quella di Parma e dirigenti medici delle Aziende sanitarie provinciali di Trento e di Crotone. Un’occasione di confronto e riflessione su come superare il gender gap e costruire percorsi di cura più inclusivi e consapevoli, dalla ricerca al letto del paziente.

L’iniziativa è organizzata dal Centro interdipartimentale di Scienze mediche (Cismed) dell’Università di Trento ed è patrocinata dall’Azienda provinciale per i servizi sanitari (Apss).
Martedì 30 settembre dalle 15 nell’aula 201 di Palazzo Consolati (Trento – Via S. Maria Maddalena, 1).
L’ingresso è libero. L’evento è aperto a tutte le persone interessate.

Maggiori informazioni: programma