Editoriali

Addio a Vincenzo Lorenzelli

Scienziato, docente e uomo di visione. Il ricordo di chi l’ha conosciuto

8 marzo 2025
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il professor Flavio Deflorian ©UniTrento ph. Marco Parisi
il professor Alessandro Pegoretti ©UniTrento ph.Federico Nardelli
di Flavio Deflorian e Alessandro Pegoretti
per il Dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Trento

Il professor Vincenzo Lorenzelli ci ha lasciati il 6 marzo 2025 all'età di 91 anni. La sua è stata una vita intensa, dedicata alla scienza, all’insegnamento, alla ricerca e all’impegno istituzionale.

Nato a Verona nel 1933, si trasferì a Milano da bambino. Durante la Seconda guerra mondiale, la sua famiglia si rifugiò a Marina di Pietrasanta. Quegli anni difficili segnarono profondamente Lorenzelli, che sin da giovane mostrò una grande passione per lo studio e il sapere.

Dopo il liceo classico al Berchet di Milano, si iscrisse a Chimica Industriale, prima a Milano e poi a Bologna, dove si laureò nel 1956. Da lì iniziò un percorso che lo avrebbe portato in giro per l’Europa: Monaco, Gottinga, Parigi, Limoges, Angers… sempre con la voglia di approfondire la conoscenza della materia e dei materiali, di esplorare le frontiere della chimica e della scienza dei materiali.

Nel 1964 tornò in Italia, a Genova, per fondare e dirigere per oltre vent’anni l’Istituto di Chimica della Facoltà di Ingegneria. Il suo lavoro lo portò a stringere collaborazioni internazionali e a formare generazioni di studenti, molti dei quali oggi ricordano il suo rigore, la sua passione e la sua capacità di trasmettere il sapere.

Nel 1985 diede un importante contributo all’avvio all’Università di Trento del primo corso di laurea in Italia in Ingegneria dei Materiali nel quale assunse la titolarità dell’insegnamento di “Principi di Ingegneria dei Materiali”, un ambito fondante per la disciplina. All’epoca eravamo entrambi tra il gruppetto di studenti che, attratti dalla proposta, decisero di iscriversi al nuovo corso di laurea. Ricordiamo ancora con emozione le sue lezioni che si distinguevano per la chiarezza espositiva e la passione che riusciva a trasmetterci.

Ma Lorenzelli non fu solo uno scienziato e un professore. Nel 1998 diventò rettore dell’Università Campus Bio-Medico di Roma, guidandone l’espansione e la crescita. Contemporaneamente, fu presidente della Fondazione Carige, impegnandosi in numerose iniziative culturali e sociali. Nel 2005 divenne commissario straordinario dell’ospedale Gaslini, di cui fu presidente dal 2010 al 2015, lavorando per rafforzare uno dei poli pediatrici più importanti d’Italia.

C’era anche un lato sportivo nella sua vita. Da giovane, fu un nuotatore di alto livello, stabilendo un record italiano nei 100 metri farfalla e partecipando ai Campionati europei del 1954. Avrebbe potuto proseguire con il nuoto agonistico, ma scelse la strada della scienza, senza però mai perdere l’amore per lo sport.

Nel 2007 entrò in politica come consigliere comunale a Genova. Non era un politico di professione, ma credeva nell’impegno civico e nella necessità di dare il proprio contributo alla comunità.

Nel corso della sua lunga carriera, ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui lauree honoris causa e incarichi prestigiosi, come la presidenza dell’Accademia ligure di Scienze e Lettere. Fu autore di molti libri e testi di riferimento per gli studenti di ingegneria e chimica.

Lorenzelli lascia un’eredità importante, fatta di conoscenza, dedizione e impegno. Chi lo ha conosciuto lo ricorda come una mente brillante, un uomo di grande cultura e integrità. Il suo contributo alla scienza e alla società rimarrà vivo nelle istituzioni che ha guidato e nelle persone che ha formato.

Le attività di ricerca e didattiche nel contesto dell’Ingegneria dei Materiali al Dipartimento di Ingegneria industriale del nostro ateneo, collocando questo settore all’avanguardia a livello internazionale, trovano radici nelle iniziative di Vincenzo Lorenzelli. Molti dei docenti attualmente attivi in questo ambito, oltre una dozzina, hanno conosciuto il professor Lorenzelli come studenti o come collaboratori e ne conservano un grato ricordo.