Editoriali

Cybersecurity, serve fare cultura

Il ruolo delle tecnologie informatiche per le imprese, tra rischi e potenzialità

11 giugno 2025
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Il professor Diego Ponte ©UniTrento
Diego Ponte
professore associato di Organizzazione aziendale dell’Università di Trento

Le tecnologie informatiche (It) sono diventate la spina dorsale delle aziende moderne, trasformando radicalmente il modo in cui operano, competono e interagiscono con la clientela. Non sono più un semplice strumento di supporto, ma un vero e proprio motore di crescita, innovazione ed efficienza. Tuttavia, con l'aumento della dipendenza dalle It, crescono esponenzialmente anche i rischi legati alla cybersecurity, rendendo la protezione dei dati e dei sistemi una priorità assoluta per qualsiasi organizzazione. In un panorama digitale in continua evoluzione, dove le minacce sono sempre più sofisticate, la capacità di proteggere i propri asset diventa cruciale per prevenire interruzioni della business continuity. La cybersecurity non è più quindi solo una questione tecnica, ma una componente organizzativa e strategica fondamentale per la resilienza e la continuità operativa di qualsiasi azienda. 

Il ruolo trasformativo delle tecnologie informatiche
A partire dalla metà del secolo scorso, le tecnologie informatiche hanno guadagnato sempre più importanza all’interno delle aziende. Al giorno d’oggi, il loro impatto è multiforme e profondo. Possono migliorare l'efficienza operativa: attraverso l’automazione dei processi, la gestione integrata dei dati e l’ottimizzazione della catena di approvvigionamento, le tecnologie informatiche permettono alle aziende di ridurre i costi, minimizzare gli errori e accelerare le operazioni quotidiane. Questo si traduce in un aumento della produttività e un’ aumentata capacità di rispondere rapidamente alle dinamiche di mercato. Le tecnologie informatiche sono anche un catalizzatore per l'innovazione e la competitività. Consentono infatti alle aziende di estrarre ed elaborare informazioni sulle tendenze di mercato, sulle preferenze dei consumatori e sulle performance interne e offrono un supporto critico nel prendere decisioni manageriali e strategiche più informate.

I rischi incombenti della cybersecurity
Nonostante i numerosi benefici, la crescente digitalizzazione espone le aziende a vulnerabilità significative in termini di cybersecurity. Come riportato sempre più frequentemente dai quotidiani, le organizzazioni sono spesso bersaglio di attacchi informatici, che vanno dal phishing al ransomware e al data breach. Le conseguenze possono essere devastanti per un’azienda. Il rischio più immediato è la perdita o il furto di dati sensibili, inclusi dati finanziari, informazioni sui clienti, proprietà intellettuale e segreti commerciali. Oltre a questo, possono causare l’interruzione delle operazioni aziendali. Un attacco ransomware, per esempio, può bloccare l'accesso a sistemi critici, paralizzando l'azienda per giorni o settimane, con conseguenti perdite di fatturato e costi elevati per il ripristino. L'interconnessione dei sistemi It propria dell’era “Internet”, implica infatti che una singola vulnerabilità possa avere un effetto a cascata su tutta l'infrastruttura aziendale.
D’altra parte, se è vero che gli attacchi informatici sono tra le preoccupazioni maggiori per le organizzazioni, essi non sono l'unica causa di potenziale blocco per un'azienda. Molteplici altri fattori possono minare la continuità delle attività operative. Tra questi, spiccano i guasti hardware o software: un server che si blocca, un malfunzionamento del sistema operativo o un bug in un'applicazione critica possono paralizzare intere funzioni aziendali, interrompendo processi essenziali e causando perdite economiche significative. Anche gli errori umani, spesso sottovalutati, rappresentano un fattore importante in termini di sicurezza. Un dipendente che clicca su un link malevolo, configura erroneamente un sistema o cancella accidentalmente dati importanti può innescare una reazione a catena con gravi conseguenze. La mancanza di patch e aggiornamenti è un'altra causa comune di problemi; sistemi non aggiornati sono più esposti agli attacchi e meno stabili, aumentando il rischio di malfunzionamenti.
Tutte queste casistiche non generano solo danni economici diretti, ma anche un grave danno reputazionale che può erodere la fiducia dei clienti e degli stakeholder. Le violazioni dei dati possono inoltre comportare sanzioni legali e normative salate, come quelle previste dal Gdpr in Europa.

Il ruolo proattivo della cultura della cybersecurity
Per mitigare questi rischi, le aziende devono adottare un approccio proattivo verso una cultura della cybersecurity.
Il concetto di “cultura della cybersecurity” non ha solo un’accezione tecnologica, ma deve essere considerata come un asset strategico fondamentale per la resilienza e la competitività di ogni azienda. Si tratta di un investimento che permea ogni livello organizzativo. Innanzitutto, è cruciale promuovere una consapevolezza diffusa e costante tra tutti i dipendenti, dal top management al personale operativo. Questo si traduce in programmi di formazione che non solo illustrino le minacce tecniche, ma soprattutto i rischi manageriali e reputazionali derivanti da una falla di sicurezza. In secondo luogo, è imperativo incentivare la proattività e la responsabilità individuale. Ogni collaboratore deve sentirsi parte attiva del sistema di difesa, incoraggiando la segnalazione tempestiva di anomalie. Infine, la leadership aziendale deve agire da modello, dimostrando un impegno tangibile verso la sicurezza informatica e allocando risorse adeguate.
Integrare la cybersecurity nelle strategie aziendali e nei processi decisionali quotidiani significa trasformare una potenziale debolezza in un vantaggio competitivo sostenibile. Solo così essa diventa un pilastro portante della gestione aziendale moderna, e non un semplice costo.