La passione per la scienza, la voglia di condividerla e di far conoscere i risultati del proprio lavoro: la mostra Una quotidiana conversazione con la meraviglia espone le immagini di un gruppo di ricerca del Dipartimento di Fisica UniTrento e di ciò che esso produce.
Attraverso le foto di Elisa Vettori e l’elaborazione grafica di Anna Formilan, le immagini diventano uno strumento per raccontare la ricerca e le persone che fanno questo lavoro. Scienziati e scienziate del progetto ERC VARIAMOLS (Principal Investigator Raffaello Potestio) cambiano ruolo e diventano loro stessi soggetti di un’indagine, studiati negli spazi in cui si muovono, nelle relazioni reciproche, nel modo in cui si approcciano al lavoro con l’obiettivo di mostrare al pubblico la vita quotidiana di un gruppo di ricerca. Allo stesso tempo, il risultato dell’attività scientifica viene visualizzato nella sua rappresentazione grafica più suggestiva: dai diagrammi e dai rendering, che popolano gli articoli scientifici, alla reinterpretazione artistica di queste immagini e alle relazioni che i loro creatori hanno con esse.
Spesso, la prima esperienza che facciamo con qualcosa di nuovo avviene attraverso lo sguardo. Questo vale anche nella ricerca scientifica, in cui il dato quantitativo deve essere convertito in immagine per essere compreso. In questa mostra le molecole biologiche e le persone che le studiano si fanno osservare attraverso illustrazioni, fotografie e immagini, in un dialogo visivo fra la natura, i dati che ci fornisce e l’immagine che ne ricaviamo.
È evidente l’importanza dell’immagine nello sviluppo, nella comprensione e nella diffusione delle idee scientifiche, ma in alcune discipline la rappresentazione visuale può apparire come uno strumento poco rilevante o marginale.
Nelle scienze dure come la fisica teorica, per esempio, dominano numeri e grafici: leggi quantitative che stabiliscono relazioni tra proprietà misurabili, tabelle di valori, diagrammi che illustrano quelle leggi. Tuttavia, nello studio di sistemi estremamente complessi come le macromolecole biologiche, il potere descrittivo di una rappresentazione grafica fornisce un complemento essenziale allo strumento quantitativo.
La fisica computazionale, che sfrutta la potenza dei computer per modellare e simulare la materia, permette a ricercatori e ricercatrici di studiare il comportamento di frammenti di natura incredibilmente minuti e sofisticati, e lo fa con la potenza dei numeri: un atomo, una molecola, un quanto di energia, un’interazione tra particelle... tutto viene codificato, manipolato e restituito dal computer in termini numerici. Ma questa "numerificazione" della materia è di per sé difficilmente comprensibile all’essere umano, che incorpora ed elabora la realtà circostante attraverso i suoi cinque sensi, e in particolare attraverso la vista.
Grazie alla rappresentazione grafica è possibile stabilire un ponte tra ciò che ci dà il computer e il nostro modo di intendere le cose: vediamo gli atomi muoversi nello spazio, osserviamo le molecole deformarsi, creiamo immagini astratte che mostrano l’ordine nascosto nei numeri. Il computer crea un mondo che possiamo capire solo dandogli la giusta rappresentazione.
La mostra in corso in questi giorni alla Biblioteca Universitaria Centrale mira a stabilire un dialogo informale tra chi fa ricerca e chi visita la mostra, un rapporto tra creatore e fruitore basato sull’immagine che traduce il dato scientifico in bellezza e quotidiana meraviglia.
L’esposizione Una quotidiana conversazione con la meraviglia, promossa dal Dipartimento di Fisica dell’Università di Trento, è stata inaugurata lo scorso 14 gennaio presso la Biblioteca Universitaria Centrale (BUC). La mostra, ad accesso libero, è aperta al pubblico durante gli orari di apertura della biblioteca e sarà visitabile fino al 14 febbraio. Per accedere è necessario registrarsi sul posto ed essere in possesso di Green Pass. Organizzatori: Raffaello Potestio (professore del Dipartimento di Fisica UniTrento), Anna Formilan (illustratrice), Elisa Vettori (fotografa).
L’iniziativa è parte integrante del progetto europeo VARIAMOLS “Variable resolution algorithms for macromolecular simulation” finanziato dallo European Research Council con un ERC Starting Grant Horizon 2020. Fanno parte del gruppo di ricerca UniTrento: Raffaello Potestio (Principal Investigator), Raffaele Fiorentini, Marco Giulini, Giovanni Mattiotti, Roberto Menichetti, Marta Rigoli, Thomas Tarenzi.