Si apre sabato 10 settembre la Trento Smart City Week, tappa fondamentale di un progetto nato un paio di anni fa, quando la IEEE, la più prestigiosa organizzazione no-profit nell’ambito delle nuove tecnologie, selezionò la città di Trento come “Smart City”, accanto ad altre poche città nel mondo: Guadalajara (Messico), Wuxi (Cina), Kansas City (USA) e Casablanca (Marocco). Ora il progetto, che nel tempo è cresciuto e ha preso forma, raccogliendo attorno a sé tutti gli interlocutori del territorio, si presenta nella forma del laboratorio aperto ai cittadini in una settimana ricca di appuntamenti. L’Università di Trento è stata tra i principali attori sin dall’inizio del progetto, nell’apporto di conoscenza in numerosi ambiti: dall’impatto delle tecnologie sulle città, alla sicurezza informatica, ai sistemi di controllo distribuiti, agli open data e big data, alla mobilità sostenibile, alle bio- e nanotecnologie, alle moderne tecnologie per la salute e il benessere.
Per approfondire alcuni aspetti di questa importante iniziativa per la città di Trento abbiamo incontrato Dario Petri, direttore del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Ateneo e coordinatore della IEEE Smart Cities Initiative.
Professor Petri, quali sono i fattori che permettono a una città come Trento di essere Smart?
Secondo un’interpretazione semplicistica, il concetto di “Smart City” è associato all’applicazione delle nuove tecnologie. In realtà, anche se le tecnologie sono un fattore abilitante essenziale per lo sviluppo di una città moderna, non ne rappresentano l’elemento centrale. La qualità di vita, lo sviluppo sostenibile e un uso efficiente delle risorse dipendono, infatti, soprattutto dal capitale umano, sociale e intellettuale della città stessa. È stato questo il principale elemento che ha permesso a Trento di essere riconosciuta come Smart City dalla IEEE, in particolare per la capacità della pubblica amministrazione, dell’università, degli enti di ricerca e del mondo industriale di proporsi e di saper operare come un unico ecosistema, su obiettivi strategici chiari e condivisi.
Durante la Trento Smart City Week l’Ateneo ospiterà la IEEE International Smart Cities Conference sul tema “Come migliorare la qualità della vita dei cittadini”. Quali sono gli ambiti che a suo avviso in questi ultimi anni possono esprimere al meglio questo miglioramento?
Ciascuno di noi ha esperienza diretta dell’impatto che un buon uso della tecnologia può avere in quasi tutti gli aspetti della vita quotidiana. Anche le nostre città possono godere di benefici analoghi, alcuni direttamente quantificabili in termini economici, come ad esempio un miglioramento nell’efficienza della pubblica amministrazione e nell’uso delle risorse naturali. Altri aspetti sono più sfuggenti, ma non per questo strategicamente meno importanti: penso ad esempio a una maggiore coesione tra cittadini e territorio, o a un miglioramento dell’immagine della città verso l’esterno e della sua capacità di attrazione a livello nazionale e internazionale.
Quali sono i servizi Smart oggi e quali potranno, secondo lei, diventare in futuro?
Difficile elencare tutti gli ambiti che possono beneficiare di un approccio Smart. Ne ricordo alcuni: la sicurezza, l’efficienza energetica e le energie rinnovabili, la mobilità, la gestione degli edifici, il rapporto con la pubblica amministrazione, la gestione in situazioni di emergenza, la sostenibilità ambientale, la cultura e l’intrattenimento.
Qual è il ruolo e che cosa può fare il singolo cittadino per contribuire a rendere la propria città Smart?
I cittadini sono il fattore centrale, il cuore pulsante, della Smart City. Nell’attuale società della conoscenza sono i cittadini e le loro relazioni il vero fattore determinante. Per favorire l’evoluzione della Smart City è quindi essenziale valorizzare il ruolo dei cittadini, attraverso iniziative di partecipazione, sensibilizzazione, formazione e responsabilizzazione. Un fattore cruciale per lo sviluppo di una comunità e di un territorio è la diffusione di valori chiari, condivisi e sostenuti da una visione focalizzata sulla qualità di vita. Intendo valori quali la sostenibilità, il rispetto dell’individuo, la responsabilità sociale, il diritto-dovere alla partecipazione attiva, la tolleranza e l’inclusione, l’attitudine al cambiamento e all’innovazione. In quest’ottica il progetto “Trento Smart City“ può essere visto come un laboratorio in cui si sperimentano nuovi paradigmi sociali abilitati dalla diffusione delle moderne tecnologie, contribuendo in tal modo a costruire la società del futuro.