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Numeri nella storia

A Trento il “concilio” della matematica sulle relazioni scientifiche tra Italia e Germania

7 novembre 2024
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Swami Agosta
Studentessa collaboratrice Ufficio Stampa e Relazioni esterne

Il rapporto tra i matematici di lingua tedesca e quelli di lingua italiana dall’età moderna fino a quella contemporanea saranno esplorati a Trento la settimana prossima, dal 14 al 26 novembre, in occasione del congresso 2024 della Società italiana di storia delle matematiche. Marco Andreatta, professore dell’Università di Trento e presidente dell’Unione matematica italiana, presenta a UniTrentoMag la cifra di questo nuovo “concilio”.

Non è la prima volta che Trento viene indicata come sede ideale per un incontro tra Italia e Germania: già nel Cinquecento la città ospitò il Concilio che, ai tempi, venne convocato per cercare di ricomporre la frattura tra il mondo tedesco luterano e quello latino cattolico. Oggi la città viene scelta per ospitare il congresso della Società italiana di storia delle matematiche che ha come tema principale le relazioni e la cooperazione scientifica tra Italia e Germania. «La Società di storia delle matematiche è una società recente e tiene ogni anno un congresso in varie parti d’Italia. Questa volta è stata proposta Trento, visto anche l’argomento, ed è stata scelta in quanto regione di confine. Il Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento, che è stato un dipartimento di eccellenza, è molto felice di ospitare quest’anno il convegno» racconta Marco Andreatta anche come presidente del comitato organizzatore. 
«I rapporti tra i matematici tedeschi e quelli italiani sono sempre stati fruttuosi. Un esempio è il pittore Albrecht Dürer, che venne in Italia per imparare dai nostri matematici la geometria proiettiva. Qui incontra Luca Pacioli e Leonardo da Vinci che gli insegnano tutto quello che sanno sulla prospettiva, studiata da Piero della Francesca ed altri. Tornato in Germania, Dürer scriverà un intero libro sull’argomento che, ad oggi, viene considerato il primo libro sulla scienza scritto in tedesco». E se questa può essere a tutti gli effetti ritenuta la prima collaborazione tra i due paesi, non è stata di certo l’ultima. Il lavoro di grandi matematici tedeschi, da Leibniz a Eulero, sono stati studiati con attenzione da ricercatori italiani nel corso dei secoli. Viceversa alcuni matematici di lingua italiana hanno avuto grande influenza in Germania, tra questi Fibonacci, Galilei e Ruffini. Il periodo tra l’Ottocento e il Novecento è un periodo d’oro per la collaborazione tra i due paesi: da un lato i centri di Berlino e Gottinga, con matematici del calibro di Riemann, Klein e Hilbert, dall’altro le Università del nuovo regno d’Italia, come Pisa, Bologna e Torino, con i matematici italiani, tra questi Brioschi, Casorati, Beltrami, Betti, Fano e Volterra. I risultati maturati nelle visite reciproche sono dei camei della ricerca, ad esempio la nascita delle geometrie non euclidee.
Figure e relazioni che sarà possibile approfondire a Trento da giovedì 14 a sabato 16 novembre. In programma, oltre a più di trenta comunicazioni di relatrici e relatori provenienti da tutta Italia, ci sono alcune conferenze plenarie in cui ci si occuperà della teoria planetaria di Leibniz, di Kant tra matematica e metodo scientifico, dei rapporti di Fabio Conforto con la comunità matematica tedesca, della figura di Felice Casorati tra Italia e Germania e delle Vorlesungen di Severi e i moduli delle curve. I lavori saranno ospitati in alcune strutture dell’Ateneo trentino. Tre giorni interamente dedicati alla divulgazione e al dibattito. «Sono contento che ci sia questo congresso - continua Andreatta - Molto spesso facciamo divulgazione appoggiandoci alla storia. Secondo me, un ottimo modo per spiegare le cose è proprio attraverso il loro sviluppo storico». Per questo motivo qualche anno fa è nato PopMat, il laboratorio di comunicazione, storia e filosofia della matematica, da una collaborazione tra il Dipartimento di Matematica e il Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento. «L’obiettivo del laboratorio è divulgare i risultati e incentivare la ricerca in matematica ponendo particolare attenzione ai suoi aspetti filosofici, storici e letterari».
Il congresso della Società italiana di storia delle matematiche è organizzato in partnership con il Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento, il Centro internazionale per la ricerca matematica (Fondazione Bruno Kessler con Istituto nazionale di alta matematica e UniTrento), l’Istituto storico italo-germanico della Fondazione Bruno Kessler e l’Unione matematica italiana.


Sul sito dedicato è possibile scaricare il programma completo dell’evento, Per informazioni sulla partecipazione e ulteriori dettagli, insegnanti e altre persone interessate possono scrivere a: popmat+sism2024 [at] unitn.it