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Formazione

I nuovi orizzonti delle professioni legali

Al via la prima edizione del “Leadership program”. Storie di successo per scoprire come cambia l’ambito giuridico

28 febbraio 2024
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Paola Siano
Ufficio Stampa e Relazioni esterne

Studiare giurisprudenza a Trento ha da sempre significato imparare a guardare il mondo attraverso il diritto. Interpretare norme, comprendere sentenze e comparare istituti serve non solo per formare tecnici impeccabili, ma anche per affinare la creatività e la capacità degli studenti di anticipare le novità. La professione giuridica è cambiata radicalmente rispetto al passato. Chi si prepara a diventare giurista oggi deve conoscere le nuove tecnologie, saper affrontare le tematiche sociali emergenti, essere disposto a cambiare il proprio modo di pensare e guardare oltre i confini. Intercettare le nuove sfide che si affacciano all’orizzonte e diventarne protagonisti. La Facoltà di Giurisprudenza ha organizzato la prima edizione del “Leadership Program: una serie di seminari per aiutare studenti e studentesse a sviluppare competenze di leadership, acquisire una comprensione approfondita delle dinamiche professionali nell’ambito delle attività legali, economico-finanziarie e sociali e creare connessioni con professionisti e imprenditori. Ce ne parla Paolo Carta, preside della Facoltà.

La panoramica dei nove incontri, che si concluderanno l’11 aprile, evidenzia la varietà dei ruoli possibili nel contesto delle professioni legali oggi, e la preparazione trasversale necessaria per accedere con successo al mondo del lavoro. Si va dal diritto nel mondo virtuale al legal design e personal branding, dalle competenze richieste in fase di recruiting alla figura del legale di azienda e dell’avvocato d’affari, dai servizi di consulenza bancari, dalla mutualità alle prospettive nel credito cooperativo, fino ad arrivare alle nuove frontiere delle professioni legali all’estero. «Questa iniziativa intende fornire l’opportunità ai nostri studenti e alle nostre studentesse di sviluppare nuove abilità attraverso l’incontro con figure leader delle professioni legali, delle imprese e delle realtà che accolgono i giuristi», spiega Carta. «L’idea è quella di far innamorare di nuovo i giovani della professione legale, dando loro conoscenze di diritto tradizionali, prospettive internazionali e una serie di abilità legate alle nuove tecnologie e all’innovazione. Lo facciamo attraverso il dialogo con personalità esperte delle nuove frontiere della professione legale».
Le professioni legali sono in piena trasformazione, e al contempo appaiono ancora fortemente attrattive per chi si orienta al mondo del lavoro. Secondo il rapporto Censis 2023 in Italia l’avvocatura registra oltre 240 mila professionisti, con una leggera prevalenza maschile (il 52,3% sul totale), mentre le variabili che alimentano il cambiamento della professione sono tecnologia, specializzazione, aziendalizzazione, internazionalizzazione, per citarne alcune.
«Si tratta di orientare chi già frequenta i nostri corsi verso la carriera professionale. E di garantire a chi si immatricola di poter trovare percorsi di studio non solo al passo con il presente, ma che guardino anche a obiettivi di lungo periodo». Chi segue i seminari ha la possibilità di confrontarsi con i relatori, apprendere dalle loro esperienze, avere una visione delle sfide e delle opportunità del mondo professionale, acquisire strumenti e informazioni necessarie per il lavoro che sceglieranno di svolgere. «L’immagine della professione è cambiata. Forse prima si aveva un’idea statica di quello che il legale può fare. In realtà è un mestiere che evolve insieme alla società. Durante questi incontri ascolteremo esperienze legate alle nuove tecnologie e al mondo virtuale. Testimonianze di cause nelle quali i professionisti si sono dovuti cimentare con le nuove frontiere. Situazioni che prima di allora non avevano mai immaginato di poter incontrare. Le novità e le innovazioni in ambito giuridico sono molte. Serve creatività».
E poi c’è la dimensione internazionale nella quale oggi si muovono le persone che scelgono la professione legale. Il Leadership Program porta a Trento rappresentanti di studi legali e professionisti riconosciuti che arrivano anche dall’estero. «Questa è un’importante novità: noi formiamo studenti e studentesse che hanno come orizzonte la dimensione globale». Tra gli ospiti più conosciuti, David Hollander, giurista e professore all'Università di New York dove insegna economia dello sport e ha avviato un corso intitolato "Come la pallacanestro può salvare il mondo", da cui l’omonimo bestseller. Hollander giovedì 21 marzo, alle 16, dialogherà con gli studenti e le studentesse della Facoltà di Giurisprudenza, in un incontro aperto al pubblico di appassionati e curiosi. «Per questo incontro – spiega il preside Carta – abbiamo iniziato una collaborazione con Aquila Basket, che porterà ad altre iniziative comuni. Il docente parlerà di tutte quelle competenze che ormai sono ricercate nelle professioni legali. Non dobbiamo dimenticarci che lavorare in team, pensare alla leadership come un processo attraverso il quale un gruppo tenta di raggiungere un obiettivo comune, è fondamentale in qualsiasi ambito». Non manca poi il legame con il territorio, con eventi che vedono la partecipazione di rappresentanti di istituzioni, imprese e realtà economiche e finanziarie locali e nazionali.
Sono 230 le iscritte e gli iscritti al “Leadership program”, un dato che testimonia il forte coinvolgimento della comunità studentesca di Giurisprudenza e del corso di laurea CEILS di fronte alla possibilità di conoscere le dinamiche professionali e creare connessioni con professionisti e imprenditori di successo. Un successo di adesioni, per questa prima edizione, che fornisce le premesse per pensare già alla prossima.