Facoltà di Giurisprudenza ©UniTrento ph. Alessio Coser

Formazione

Il diritto come chiave per interpretare il futuro

Affrontare le sfide globali con la professione di giurista. Ecco GLaM: il nuovo corso di laurea magistrale in Global Law Making

2 maggio 2024
Versione stampabile
Linda Varanzano
Studentessa collaboratrice Ufficio stampa e Relazioni esterne

Interdisciplinarietà, flessibilità, competenze trasversali, contesto sovranazionale. È l’identikit del nuovo corso di laurea magistrale in Global Law Making, GLaM (classe di laurea LM/SC-GIUR) che rappresenta il secondo percorso formativo offerto interamente in lingua inglese promosso dal Dipartimento Facoltà di Giurisprudenza. Il corso si aggiunge alla laurea triennale in inglese (CEILS) già attiva da diversi anni sui temi del diritto comparato e transnazionale.

Rispetto a un mondo che cambia, il diritto deve cambiare anch’esso. Essere giurista oggi significa occuparsi di transizione ecologica e digitale, sostenibilità, migrazione, cambiamento climatico, intelligenza artificiale, politiche europee e relative implicazioni sui diritti e sulle politiche nazionali e internazionali. Temi che non solo vanno compresi, ma anche interpretati con un linguaggio nuovo e adatto al contesto di riferimento. Sono considerazioni condivise da Elena Ioriatti e Carlo Casonato, docenti che hanno collaborato alla creazione del corso di studi e che oggi presentano a UniTrentoMag insieme a Chiara Cristofolini e Marta Tomasi, delegate per l’Orientamento della Facoltà di Giurisprudenza.
«L’obiettivo è fornire gli strumenti indispensabili per accedere al diritto del domani», esordisce Casonato. «Vediamo ogni giorno come il nostro mondo sia cambiato – prosegue – e con esso come siano mutate le nostre esistenze e il nostro modo di intendere cosa sia la realtà e cosa siamo noi stessi. Mi riferisco, ad esempio, all’intelligenza artificiale che pervade e trasforma le relazioni e le nostre vite, e agli obiettivi della neutralità climatica fissati dal Green Deal europeo, che impongono di riconsiderare a livello globale i nostri modelli di sviluppo». Il nuovo corso di laurea magistrale GLaM si basa «sulla volontà di verificare quanto e come le informazioni, le categorie, le strutture che spieghiamo a studenti e studentesse siano ancora attuali rispetto a un mondo in transizione, e si propone di adattarle o di proporne di nuove laddove non siano più aggiornate ed efficaci». 
Uno degli aspetti importanti del corso è che l’accesso è consentito non solo al laureato triennale o quinquennale in Scienze giuridiche, ma anche chi ha una laurea in Sociologia, Studi internazionali, Economia o Scienze politiche. L’importante è aver acquisito, nel precedente percorso di studi, almeno 27 crediti dell'area giuridica. Per questo, prima dell’avvio dell’anno accademico, è previsto un “crash course”, un corso preparatorio pensato per rafforzare le competenze di chi non ha alle spalle un percorso compiuto di studi giuridici. «L’obiettivo complessivo è offrire una base giuridica solida – spiega Elena Ioriatti - integrata e arricchita da elementi innovativi e interdisciplinari, che possano aprire a future opportunità professionali, che ancora non esistono». «Il diritto oggi ha diverse sfaccettature e si è arricchito di molte prospettive», spiega Carlo Casonato, che continua «alcuni eventi che ci hanno coinvolti, come la recente pandemia o la normativa dell’Unione Europea su tematiche nuove quali l’intelligenza artificiale o l’ambiente, ci fanno capire che il giurista del domani deve saper comprendere i fenomeni attuali». 
Durante il primo anno del corso si intendono trasmettere competenze giuridiche e interdisciplinari, con insegnamenti sul diritto globale, ma anche sulla filosofia e sull’etica, corsi di metodologia in diritto comparato o di drafting, di interpretazione del diritto e poi approcci diversificati, come quelli di carattere ambientale, economico e finanziario o dedicati alle competenze digitali. Al secondo anno vi sarà un’ampia libertà di scelta di insegnamenti, uno solo dei quali obbligatorio “Teoria politica contemporanea”. «La flessibilità del curriculum permetterà di venire incontro alle singole aspirazioni ed esigenze, con percorsi formativi personalizzati. È una soluzione per chi vorrà impegnarsi in un mondo del lavoro che cambia rapidamente», spiega Carlo Casonato.
Elena Ioriatti pone l’accento sull’aspetto interdisciplinare del corso: «Il mondo del diritto è sempre più interconnesso. Alcune tematiche richiedono competenze trasversali, anche linguistiche. Ad esempio la capacità di trasferire le normative e le informazioni in varie lingue giuridiche e in contesti culturali profondamente diversi».  «Un altro esempio – sottolinea Casonato – è il tema della discriminazione algoritmica, che può essere affrontato dal punto di vista sociologico e con la presenza di un esperto informatico». E lo stesso vale per la transizione ecologica, che non può essere esaminata solo nella prospettiva del diritto che la accompagna, ma anche nelle sue implicazioni sociologiche, nei suoi effetti sui fenomeni migratori, nelle sue ricadute sul sistema industriale e produttivo.
Tra gli sbocchi professionali, vanno ricordate le opportunità nella pubblica amministrazione, nel mondo delle organizzazioni non governative e nelle istituzioni nazionali ed europee, ma anche nel settore privato come società o fondazioni con un profilo internazionale.
«Tra due anni – ragionano i docenti – il regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (AI Act) dovrà essere conosciuto ed applicato, per cui è probabile che ogni fornitore o utilizzatore pubblico o privato di sistemi di intelligenza artificiale dovrà fare riferimento a figure professionali esperte in materia. Allo stesso modo, chiunque voglia vendere i propri prodotti nel mercato potrà assumere un vantaggio competitivo grazie al riconoscimento della loro sostenibilità. E anche per capire cosa si intenda con tale qualifica servono figure altamente specializzate. Non possono essere dimenticate professionalità presenti all’estero come il law clerk, una figura professionale paralegale che assiste giudici, notai, avvocati». «Si pensi anche al profilo, sempre più richiesto, del giurista traduttore – spiega Elena Ioriatti -  formato per formulare e interpretare il diritto in lingue diverse, fra le quali l’inglese, che è ormai lingua veicolare nell’ambito della ricerca, dei rapporti internazionali e negli stessi studi legali internazionali».
Le sfide del diritto rappresentano quindi non soltanto problemi da risolvere, ma anche opportunità per creare – si auspica – un mondo migliore, caratterizzato da maggiore sostenibilità e minori contraddizioni e ingiustizie. Anche per questo, è indispensabile studiare e acquisire competenze multidisciplinari che permettano di agire in forma efficace e concreta.


Global Law Making: a new Master's degree at UniTrento

The programme aims to provide legal professionals with new, future-oriented skills

The keywords that best describe the new master's degree programme in Global Law Making, GLaM (LM/SC-GIUR degree class) are interdisciplinarity, flexibility, cross-cutting skills, supranational context. This will be the second programme entirely taught in English at the Department of Law of the University of Trento, with the undergraduate degree in Comparative, European and International Legal Studies - CEILS, which has been offered for several years now. In a changing world, law must change as well, and being a legal expert today means dealing with the ecological and digital transitions and with sustainability, migration, climate change, artificial intelligence, European policies and their implications on national and international rights and policies. These themes should be understood and interpreted using a new language that is suitable for the new context. These are considerations shared by professors Elena Ioriatti and Carlo Casonato, who were involved in the creation of the new programme and who now present it in UniTrentoMag along with Chiara Cristofolini and Marta Tomasi, the delegates for orientation at the Faculty of Law. «The goal is to provide students with the essential tools to practice law in the near future», begins Casonato. «We see every day how our world has changed – he continues – and with it, how our lives and our understanding of reality and ourselves have changed. For example, think of how artificial intelligence has become a part of our daily lives and transformed relationships, or of the goals of climate neutrality set by the European Green Deal, which require a global review of our development models». With the GLaM master's degree «we verify to what extent and how the information, categories, and structures that we teach students are still up-to-date in a changing world, and we offer new ones where they are no longer valid and effective». The novelty of the programme is that it is open not only to graduates of legal studies, but also to those with a degree in Sociology, International Studies, Economics, Political Science, as long as they have acquired at least 27 credits in legal subjects. A crash course will be organized before the start of the academic year to strengthen the skills of those who come from a non-legal background. «The overall goal is to provide students with solid legal foundations – explains Elena Ioriatti – integrated with innovative and interdisciplinary subjects that can lead to professional opportunities that do not yet exist». «Law today has a variety of facets and perspectives», explains Carlo Casonato, who continues «some recent events, such as the Covid-19 pandemic or the EU regulations on new topics such as artificial intelligence or the environment, demonstrate that future legal professionals must be able to understand current phenomena». During the first year of the programme, the students will acquire legal and interdisciplinary skills through courses on global law, philosophy and ethics, comparative law methodology, legislative drafting, interpretation of law, and will have access to different perspectives on environmental, economic and financial issues or digital skills. In the second year they can choose from a wide array of subjects while they all will take the course in Contemporary political theory. «This degree of flexibility will give students the opportunity to follow their interests and aspirations with personalized paths. An ideal a solution for those who want to engage in a rapidly changing job market», explains Carlo Casonato. Elena Ioriatti emphasizes the interdisciplinarity of the programme: «The world of law is increasingly globalized. Some issues require cross-cutting solutions or even linguistic skills. For example, there are regulations that must be adapted to different legal and cultural contexts». «Another example – comments Casonato – is the theme of algorithmic discrimination, which can be addressed from a sociological perspective and with the help of a computer expert». The same goes for the ecological transition, which cannot be examined solely from a legal perspective, but also bearing in mind the sociological implications, its impact on migrations, and the repercussions on the industrial and production system. Career opportunities include employment in the public administration, non-governmental organizations, and national and European institutions, as well as in the private sector, particularly in organizations and foundations with an international scope. «In two years – they say – the EU AI Act, the first European regulation on artificial intelligence, must be in force, so it is likely that every public or private user or provider of AI systems will have to consult with a professional in the field. Similarly, anyone wishing to sell their products in the market can gain a competitive advantage by obtaining a sustainability certificate. In this case, to understand what this certificate implies, you need the advice of an expert. The programme will also train law clerks, paralegals who assists judges, notaries, lawyers, and lawyer-linguists, who are increasingly in demand - explains Elena Ioriatti - for their ability to draft and interpret legislation in different languages, including English, which is now the lingua franca of research, international relations, and in international law firms». In legal studies, these challenges are also an opportunity to create a better world with greater sustainability and fewer contradictions and injustices. To answer this need, this programme will train more effective and efficient professionals equipped with multidisciplinary skills.