Era gremita l’aula magna del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive di Rovereto, tanto che è stata allestita una seconda sala, video collegata, per dare la possibilità di seguire la prima lezione organizzata nell’ambito dell’Aircampus. Quasi duecento studenti e studentesse che alla domanda “Quanti di voi conoscono Airc?” hanno alzato la mano senza un attimo di esitazione. Un terreno fertile, verrebbe da dire, dove seminare chicchi di scienza e di conoscenza. Per avere un domani professionisti e professioniste capaci di affrontare il mondo della ricerca oncologica nella sua completezza. L’Università di Trento si aggiunge agli altri 13 atenei in tutta Italia che finora sono entrati a far parte del progetto.
In calendario un ciclo di cinque lezioni dedicate alla conoscenza e all’approfondimento dei vari aspetti che riguardano l’impegno contro il cancro: dalla ricerca in laboratorio alla prevenzione della malattia con sani stili di vita, dalle questioni di bioetica alla relazione con il paziente. E la prima lezione è partita proprio da qui, con Laura Gangeri, psicologa all’Istituto nazionale dei tumori di Milano.
«Airc contribuisce a colmare un grande vuoto nel mondo della medicina e della psicologia, portando questi temi nelle università aderenti ad AIRCampus. È importante far crescere l’attenzione e la ricerca in ambito psiconcologico», ci spiega poco prima di iniziare la lezione. E prosegue: «Oggi parliamo di come rapportarsi con il paziente ma si parla ancora molto poco di psiconcologia. Gli studenti e le studentesse di medicina faranno un mestiere difficile e hanno un grandissimo bisogno di essere aiutati ad affrontare la relazione di aiuto. Ma dal punto di vista della formazione si fa ancora poco per queste tematiche. Non basta avere sensibilità per stare in relazione con l’altro, servono competenze specifiche. Questo lavoro rappresenta un pezzo importantissimo per tutte le professioni che si occupano di individui fragili».
Le lezioni Aicampus
Ogni incontro organizzato nell’ambito di Aircampus, vedrà la partecipazione di docenti, ricercatori e ricercatrici UniTrento insieme a persone coinvolte nel mondo di Airc a vario titolo: esperte di tematiche legate alla salute e alla comunicazione no profit, testimonial, manager. Ciascuna porterà esempi concreti e un approccio multidisciplinare alla materia.
Insieme alle prorettrici alla ricerca e alla didattica di UniTrento, Francesca De Michelis e Paola Venuti, sono stati decisi alcuni argomenti in linea con gli interessi degli studenti e delle studentesse e collegati ai diversi piani di studio.
L’iniziativa vede il coinvolgimento di diversi dipartimenti del nostro Ateneo: Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive, Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata e Dipartimento Facoltà di Giurisprudenza, oltre al Centro interdipartimentale di Scienze mediche - Cismed. C’era molta attesa per l’avvio di questo primo e nuovo semestre con Airc, come ci racconta il direttore del Dipsco Gianluca Esposito: «L'intervento di oggi è all'interno del corso di Psicologia clinica e i nostri studenti e studentesse aspettano questa lezione da inizio semestre. Noi ci occupiamo di prevenzione e di diagnosi ma diventa sempre più importante fare una formazione anche sui temi della comunicazione, della relazione efficace con il paziente. Un incontro come questo serve a dare maggiore consapevolezza su tali aspetti. È vero che la ricerca di base in ambito oncologico si concentra sulla genetica, sulle cellule, sulla microbiologia. Ma è anche vero che quando si ha una diagnosi di tumore bisogna saperla comunicare nel modo più opportuno». L’obiettivo di Aircampus è di promuovere attività di disseminazione e divulgazione scientifica in ambito oncologico all’interno delle università.
Elisa Mosconi, responsabile Aircampus, spiega che «le nuove generazioni sono un target strategico fondamentale. Airc si impegna per parlare ai nuovi pubblici utilizzando anche nuovi media ma la possibilità di costruire un rapporto duraturo con le persone più giovani è data proprio dagli incontri nelle aule universitarie».
Le lezioni proseguono fino al 22 maggio. E chissà che qualche partecipante non decida anche di “arruolarsi” come volontario o volontaria Airc.