Una corsa contro le malattie degenerative e, più letteralmente, anche in pista. Sono ufficialmente partite le campagne di crowdfunding dell’Università di Trento pensate per finanziare due progetti di ricerca afferenti al Centro di Riabilitazione neurocognitiva del Centro interdipartimentale Mente/Cervello (Cimec) e al Dipartimento di Ingegneria industriale (Dii).
Il conto alla rovescia terminerà poco prima di Natale, mercoledì 10 dicembre: la sfida lanciata alla cittadinanza è quella di raccogliere in 50 giorni i fondi per sostenere due progetti di ricerca nell’ambito delle neuroscienze cognitive e dell’ingegneria industriale. Uno studio (“Ricordare domani: predire la demenza oggi”) è volto a identificare i segni precoci di conversione alla demenza in soggetti predisposti; l’altro (“La sostenibilità in pista”) si concentra sull’innovazione automobilistica con la realizzazione della monoposto elettrica per le competizioni del campionato di Formula SAE e Formula Student.
Come partecipare?
Tutti possono contribuire con qualsiasi importo e farlo è semplice e veloce. Basta collegarsi online agli indirizzi donazioni.unitn.it/ricordaredomani e donazioni.unitn.it/monoposto e scegliere l’importo desiderato. Il sistema guida quindi l’utente nella compilazione di un form e nel completamento, in pochi, facili step, della donazione.
I due progetti
“Ricordare domani: predire la demenza oggi” – È questo il titolo dell’iniziativa che ha come referente Giorgio Giulio Fumagalli, docente del Cimec, e che si propone di studiare una patologia dal grande impatto sanitario e sociale. In Trentino si stima infatti che circa 10 mila persone vivano con una forma di demenza e che ogni anno ci siano oltre 1.500 nuovi casi. Cifre che raccontano una realtà vicina a molte famiglie.
L’obiettivo del progetto è individuare i primi segnali della malattia nelle persone, così da anticipare la diagnosi, offrire più tempo e possibilità di cura. La ricerca, prima nel suo genere in provincia di Trento, si propone inoltre di valutare la prevalenza e l’incidenza delle forme genetiche di demenza sul territorio e prevede il coinvolgimento delle associazioni di pazienti e caregiver. Operativamente si guarderà ai biomarcatori clinici e si lavorerà con il neuroimaging per costruire una base scientifica per futuri interventi terapeutici e di prevenzione. Il crowdfunding consentirà in particolare di finanziare per almeno 20 persone le analisi genetiche e le risonanze magnetiche che saranno effettuate in collaborazione con l’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
“La sostenibilità in pista” – Il progetto di ricerca e innovazione sulla mobilità elettrica ha come riferimento Paolo Bosetti, docente del Dipartimento di Ingegneria industriale. Unisce sostenibilità ambientale, formazione interdisciplinare e sviluppo tecnologico avanzato e vede impegnati gli studenti di UniTrento nella progettazione e costruzione da zero di una macchina da corsa interamente elettrica per l’E-Agle Trento Racing Team, affiliato UniTrento e attore di spicco nelle principali competizioni ingegneristiche per studenti a livello internazionale.
L’iniziativa offre a studentesse e studenti di UniTrento l’opportunità di mettersi in gioco sul campo, lavorando in un contesto che riproduce la gestione di una vera impresa tecnologica: dalla progettazione alla costruzione, fino alla comunicazione e al marketing di una monoposto elettrica ad alte prestazioni. Il progetto rappresenta un laboratorio di ricerca applicata sui temi della sostenibilità energetica, dell’efficienza dei materiali e dell’integrazione tra meccanica, elettronica e software. Si tratta di una nuova fase che raccoglie l’eredità delle esperienze precedenti di Chimera, Fenice e Hydra e punta a realizzare un prototipo completamente elettrico, esempio di didattica esperienziale e di mobilità del futuro.
Il contributo di tutti per la ricerca di tutti
Contribuire attivamente all’eccellenza, il sostegno di tutti per una ricerca di tutti: questa, dunque, l’opportunità che si apre alla cittadinanza. Martedì 21 ottobre all’inaugurazione delle campagne di crowdfunding si è arrivati dopo un lavoro preparatorio di otto mesi, che ha visto la selezione dei due progetti tra i 16 che hanno preso parte a una call interna indetta dall’Ateneo. I filoni di ricerca sono stati scelti per il forte impatto che hanno sulle persone e sulla comunità: come obiettivo hanno in sintesi il miglioramento della salute delle persone, la promozione della sostenibilità e la formazione di giovani professioniste e professionisti. Tutti i contributi raccolti nei prossimi 50 giorni contribuiranno al raggiungimento dell’obiettivo, qualsiasi sia l’importo della donazione.




