Nella forte apertura internazionale che caratterizza l’Università di Trento, l’Africa occupa un posto speciale. Perché è da oltre 20 anni che l’Ateneo ha gettato un ponte con università e istituzioni di molte aree del continente. Dai primi accordi siglati con Senegal e Mozambico, il cerchio d’onda si è poi allargato a partner di vari paesi. UniTrento ha intessuto una rete di relazioni, fitta e ampia, e ha sviluppato vari progetti. A fare il punto è un lavoro presentato in queste settimane. Alla sua stesura ha partecipato il Coordinamento universitario per la cooperazione allo sviluppo (Cucs), di cui è coordinatore Guido Zolezzi, delegato del rettore alla Cooperazione allo sviluppo. Con lui UniTrentoMag ha “sfogliato” il Book Africa.
La pubblicazione “Expo 2030 Roma per l’Africa. Progetti per una crescita comune”, di 300 pagine, è stata realizzata in occasione della candidatura della capitale a ospitare l’esposizione universale sul continente. Il Book Africa è frutto della collaborazione del Comitato promotore Expo 2030 Roma con Crui e Cucs. Il volume presenta oltre 200 progetti di 50 università italiane per promuovere la collaborazione scientifica e didattica con più di 30 paesi africani ed esplorare nuovi modelli di cooperazione per uno sviluppo sostenibile comune. «L’esito, che ha visto la capitale saudita di Riad aggiudicarsi con una netta maggioranza l'Expo 2030, lascia l’amaro in bocca. Nonostante questo, la candidatura di Roma è stata un’occasione preziosa per realizzare il monitoraggio delle esperienze di partenariato con l’Africa delle università italiane ed è stata anche uno stimolo a intensificare la cooperazione allo sviluppo con il continente» commenta Guido Zolezzi.
«Con la banca dati sulla cooperazione universitaria (Dabacucs), che proprio in questi mesi abbiamo rilanciato assieme ad altri atenei, sono state raccolte le informazioni fornite dalle università sui progetti attivi con l’Africa dal 2015. Ciascun ateneo ha poi selezionato fino a un massimo di cinque iniziative tra quelle con più ampie prospettive di essere replicate in altri contesti e in un partenariato africano allargato a più paesi» spiega.
Questi i cinque progetti che coinvolgono UniTrento raccolti nel Book Africa.
Limpamos Moçambique – Puliamo il Mozambico
L’obiettivo di Limpamos Moçambique è supportare i comuni di Beira e Nampula, tramite il rafforzamento delle istituzioni pubbliche e la realizzazione di infrastrutture, a migliorare la gestione dei rifiuti solidi urbani e acquisire autonomia nel promuovere, coordinare e monitorare l’intervento di una pluralità di soggetti pubblici e privati. Con Progettomondo capofila e responsabile delle attività a Nampula, ha come partner il Cam – Consorzio Associazioni con il Mozambico (responsabile delle attività a Beira), le due municipalità mozambicane, UniTrento, Fondazione Edmund Mach, Mlal Trentino Onlus e Dolomiti Energia Holding spa. Coordinatore accademico è Marco Ragazzi (Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica), affiancato da Ada Castellucci (dottorato Susteem).
Mudar - Mozambique Integrated Urban Development by Actions and Relationships
Il progetto Mudar - Mozambique Integrated Urban Development by Actions and Relationships si svolge a Beira, dove oltre la metà della popolazione vive in edifici e infrastrutture precarie. Lo scopo è promuovere uno sviluppo urbano integrato e una governance locale rafforzata per migliorare le condizioni di vita. È una cooperazione decentrata tra due autorità locali: la Provincia autonoma di Trento (capofila) e il Conselho Municipal da Beira, che coinvolge il Cam – Consorzio Associazioni con il Mozambico, l’Università di Trento e l’Università Zambeze di Beira, micro, piccole e medie imprese, organizzazioni di comunità, il quartiere di Macuti, formatori dell’Instituto de Formação em Administração Pública e Autárquica, il Centro per la Cooperazione internazionale. Coordinatore accademico è Guido Zolezzi (Dicam), affiancato da Susanna Ottaviani, Livia Serrao, Alessandra Marzadri, Marco Ragazzi e Corrado Diamantini (sempre Dicam)
Inventing the Global Environment
L'unità di ricerca dell'Università di Trento, che coordina il progetto, si concentra sulle conseguenze ambientali della costruzione di dighe in Africa, a partire dall’Etiopia come caso di studio. L’attività rientra nel progetto Prin 2017 Inventing the Global Environment che vede come partner le Università di Genova, di Napoli Federico II e di Trieste. Coordinatrice accademica è Sara Lorenzini (Dipartimento di Lettere e Filosofia e Scuola di Studi internazionali) affiancata da Sara De Simone (Scuola di Studi internazionali).
Seed – Imwasa
Per il sud dello Zambia Seed – Imwasa (Seed project for the Integrated Management of Water and Sediment resources for Agriculture and Livestock) rappresenta uno dei primi progetti che coinvolgono università e società civile a favore di una gestione integrata dell’acqua e dei sedimenti come risorse per l’agricoltura e gli animali da allevamento. Partecipano, infatti, popolazione locale e la ong World Vision Zambia assieme a University of Zambia e Rusangu University. La regia è dell’Università di Trento attraverso il Centro Agricoltura Alimenti Ambiente, il Dicam e la cattedra Unesco in Ingegneria per lo sviluppo umano sostenibile. Decisivo è stato l’apporto di allievi ingegneri e ingegnere delle tre università coinvolte che hanno potuto svolgere un’esperienza di lavoro sul campo grazie all’iniziativa Seed (Summer course in Environmental Engineering for Development) finanziata dalla famiglia Vigliani. Coordinatore accademico è Guido Zolezzi (C3A e Dicam), affiancato da Marco Bezzi, Massimo Zortea e Livia Serrao (Dicam).
Talete
Potenziare la vocazione internazionale; qualificare il profilo professionale; accrescere la spendibilità nel settore della cooperazione internazionale, dell’interculturalità e dello sviluppo di comunità, dell’animazione dei territori e più in generale nel mondo del lavoro, con specifico riferimento alle imprese che operano in ambito internazionale. Sono le opportunità che dal 2016 l’Università di Trento e il Centro per la Cooperazione Internazionale offrono tutti gli anni a studenti e studentesse di numerosi corsi di laurea magistrale attraverso l’Honors Programme Talete (Talenti e Territori), un percorso formativo parallelo e complementare alla formazione curriculare orientato alla dimensione internazionale e al mondo della cooperazione. I paesi africani vengono scelti sia per lavori di tesi sia per tirocini post-laurea. Coordinatore accademico è Marco Bezzi (Dicam).
Our Africa
An extensive network of relationships and a good number of projects are the result of over 20 years of development cooperation with the African continent
Africa has a special place in the international dimension of the University of Trento, even more so now that 20 years have passed since it started to collaborate with other universities and institutions in many parts of the continent. Agreements were first signed with Senegal and Mozambique, but then the collaboration extended to other countries. UniTrento has built an extensive and wide network of relationships through a variety of projects, which are described in a recently published book edited by Cucs, the University Coordination for Development Cooperation, led by Guido Zolezzi, Rector's delegate for Development Cooperation. We have met him to talk about this work.
The 300-pages book "Expo 2030 Roma for Africa. Projects for a Common Growth", was created on the occasion of Rome's candidature to organize the World Expo on Africa, and is the result of collaboration between the Rome Expo 2030 Promoting Committee, Crui and Cucs. The book presents over 200 projects by 50 Italian universities whose objective is to promote scientific and educational collaboration with more than 30 African countries and explore new models of cooperation for a common sustainable development. "Unfortunately for us, the Saudi capital of Riyadh has been selected to host the 2030 World Expo, and with a clear majority. Despite this, the candidature of Rome provided the opportunity to make an overview of the partnerships involving Italian universities in African countries and also contributed to strengthen development cooperation with the continent," comments Guido Zolezzi.
"We have collected information on academic collaborations with African countries since 2015 in a database on university cooperation (Dabacucs), that we have recently relaunched in collaboration with other universities. Each university then selected up to a maximum of five projects among those that can be implemented in other contexts and larger partnerships involving multiple African countries," he explains.
These are the five projects mentioned in the book and involving UniTrento.
Limpamos Moçambique – Let's clean up Mozambique
The objective of Limpamos Moçambique is to provide institutional strengthening and capacity building to the municipalities of Beira and Nampula, to improve the management of municipal solid waste and help the cities become more autonomous in promoting, coordinating and monitoring collaboration among a wide range of public and private organizations. Progettomondo is the project leader and head of the activities taking place in Nampula, in partnership with Cam – Consorzio Associazioni con il Mozambico (head of the Beira activities), the two Mozambican cities, UniTrento, Fondazione Edmund Mach, Mlal Trentino Onlus and Dolomiti Energia Holding spa. The academic coordinator is Marco Ragazzi (Department of Civil, Environmental and Mechanical Engineering) with support from Ada Castellucci (Doctoral Programme Susteem).
Mudar - Mozambique Integrated Urban Development by Actions and Relationships
The Mudar project - Mozambique Integrated Urban Development by Actions and Relationships is focused on Beira, where more than half of the population live in unsafe buildings with poor infrastructure. The goal of the project is to strengthen integrated urban development and local governance in order to improve the living conditions of the population. Two local authorities are involved in the cooperation project: the Autonomous Province of Trento (as project leader) and the Conselho Municipal da Beira, with Cam – Consorzio Associazioni con il Mozambique, the University of Trento and the Zambezi University of Beira, micro, small and medium-sized enterprises, community organisations, the Macuti district, the educators of Instituto de Formação em Administração Pública e Autárquica, the Centre for International Cooperation. The academic coordinator is Guido Zolezzi (DICAM), with support from Susanna Ottaviani, Livia Serrao, Alessandra Marzadri, Marco Ragazzi and Corrado Diamantini (all at DICAM).
Inventing the Global Environment
The research group of the University of Trento that coordinates the project focuses on the environmental impact of dam construction in Africa, taking Ethiopia as a case study. The project is part of the Prin 2017 Inventing the Global Environment, which also involves the universities of Genova, Napoli Federico II and Trieste as partners. The academic coordinator is Sara Lorenzini (Department of Humanities and School of International Studies) with support from Sara De Simone (School of International Studies).
Seed – Imwasa
Seed – Imwasa (Seed project for the Integrated Management of Water and Sediment resources for Agriculture and Livestock), in southern Zambia, is one of the first projects to bring together universities and civil society for the combined management of water and sediments as resources for agriculture and livestock. The participants in the project in fact are the local population and the NGO World Vision Zambia with the University of Zambia and Rusangu University. The project coordinator is the University of Trento through the Agriculture Food Environment Centre, DICAM and the Unesco Chair in Engineering for Human and Sustainable Development. The engineering students from the three universities made a significant contribution to the project, and also had the opportunity to participate in a field experience through Seed (Summer course in Environmental Engineering for Development) funded by the Vigliani family. The academic coordinator is Guido Zolezzi (C3A and DICAM), with support from Marco Bezzi, Massimo Zortea and Livia Serrao (DICAM)
Talete
The Honours programme Talete (Talenti e Territori) aims to provide students with an international learning experience that will increase their employability in the area of international cooperation, intercultural programmes, community development and, in general, vis-a-vis companies that have an international dimension. The University of Trento and Centro per la Cooperazione Internazionale have been offering this opportunity to Master's students since 2016, as an advanced training programme that students can take in addition to their studies to give them an international dimension and take a look at the world of cooperation. African countries are chosen for thesis research work and postgraduate internships. The academic coordinator is Marco Bezzi (DICAM).