È targato UniTrento il primo percorso Eramus Mundus Joint Master che forma professionisti e professioniste in Meccanica dei materiali e delle strutture sostenibili. Diventeranno leader nello sviluppo di strategie innovative per realizzare le costruzioni limitandone le conseguenze ambientali. Un percorso di eccellenza che si snoda tra Germania, Francia e Italia. Ne abbiamo parlato con il referente Francesco Dal Corso, docente di Scienza delle Costruzioni al Dicam.
Quelle che descriveva Italo Calvino erano città “invisibili”, frutto della fantasia di Marco Polo. Luoghi immaginari, visionari, fantastici eppur concreti e possibili. Città non disegnate, ma che continuano a disegnarsi, per citare l’autore. Quelle che oggi studia l’ingegneria civile sono città “sostenibili”: nuovi modelli di strutture e infrastrutture rispettose dell’ecosistema. Il comparto delle costruzioni civili ha un peso importante sull'impronta ecologica globale. Basti considerare che i rapporti delle Nazioni Unite dichiarano che tale settore rappresenta il 36% del consumo energetico globale e il 39% delle emissioni di anidride carbonica. La riduzione dell’impatto ambientale delle costruzioni civili è quindi una priorità assoluta e questa sfida è stata colta dal Dipartimento di Ingegneria civile meccanica e ambientale dell’Università di Trento con la laurea magistrale in “Meccanica dei materiali e delle strutture sostenibili”, un percorso di tripla laurea di secondo livello in Ingegneria civile che coinvolge la Technische Universität di Dortmund (Germania) e l'Ecole Centrale de Nantes (Francia). Al termine del percorso di 2 anni complessivi, ogni università rilascia il proprio titolo, valido e spendibile in ciascuno dei tre stati. In questo percorso si incardina il recente prestigioso finanziamento Erasmus Mundus Joint Masters che UniTrento ha ottenuto. Un fondo europeo che nei prossimi sei anni finanzierà sessanta borse di studio, a partire dal prossimo anno accademico. Nel frattempo, un primo gruppo di studenti ha già iniziato a seguire i corsi del percorso di tripla laurea e proprio ora si trova a Dortmund, per il primo semestre. A febbraio arriverà a Trento per frequentare il secondo semestre. Il terzo sarà a Nantes e il quarto, e ultimo semestre, sarà in una sede, anche fuori dell’Europa, a scelta tra altre università e realtà industriali che hanno aderito all’iniziativa didattica con il loro endorsement. Sono ragazzi e ragazze di talento, che arrivano da paesi come Stati Uniti, Turchia, Albania, Vietnam, India, Yemen, Egitto e Turchia. «A coloro che si iscrivono al percorso viene richiesto un grandissimo impegno e una forte propensione all’adattamento perché quello che seguono è un percorso di eccellenza, a elevata difficoltà e che prevede un’alta mobilità», sottolinea Dal Corso. «Servono specifiche capacità tecniche – aggiunge – bisogna avere una grande passione per la modellazione meccanica delle strutture e dei solidi, che è il main core di tutto il programma». Sono tre le aree su cui il piano di studi del programma verte: la meccanica avanzata per materiali e strutture innovativi; i materiali e le strutture in condizioni estreme; i materiali e le strutture nel loro ambiente. «Al Dicam offriamo già un corso di laurea magistrale in Ingegneria civile riconosciuto a livello nazionale e internazionale e che offre quattro curricula (strutture, riabilitazione, infrastrutture, digital civil infrastructure e progettazione integrata e digitale degli edifici). Quello che abbiamo voluto creare con questo programma di tripla laurea – spiega il professor Dal Corso – è un programma che approfondisca ulteriormente la meccanica delle strutture e dei materiali e fornisca innovativi approcci progettuali». Chi si laurea in questo percorso magistrale avrà un profilo di nuova generazione e molto specializzato. Ingegneri e ingegnere civili con capacità non convenzionali di pensiero creativo e indipendente, orientate alla risoluzione di problemi. «Durante il percorso si acquisiranno le competenze necessarie per una progettazione ingegneristica capace di ridurre l’impronta ecologica delle costruzioni. Ad esempio, si imparerà come strutture molto deformabili possano essere utilizzate come elementi di dissipazione dell’energia immessa dall’ambiente esterno, come nel caso di un terremoto. E ancora, si studieranno i principi per realizzare metamateriali e metastrutture, capaci di comportamenti meccanici ottimali possibili solo grazie alla progettazione di microstrutture e che non potrebbero altrimenti essere ottenuti con la progettazione convenzionale. Questi principi innovativi consentiranno la realizzazione di sistemi civili molto più performanti, resistenti, deformabili, e che avranno una maggiore durata nel tempo». La figura professionale sarà proiettata, in termini di opportunità lavorative, a operare in contesti internazionali e in grandi realtà industriali di frontiera che inseguono nuove strategie di progettazione e realizzazione delle costruzioni civili. Ma anche in imprese più piccole e focalizzate su applicazioni specifiche e innovative, dove le attività di sviluppo e ricerca richiedono ingegneri e ingegnere con una capacità di comprensione profonda del comportamento meccanico di materiali e di strutture. Una nuova generazione di ingegneri e ingegnere civili con un alto livello di competenza specialistica, formata per raggiungere una sensibilità aperta verso soluzioni sostenibili. Che possa contribuire al futuro del progresso tecnologico e della ricchezza economica e ambientale della nostra società.
Sustainability is key to the future of civil engineering. UniTrento launches new master's degree
UniTrento is one of the universities partnering for the first Erasmus Mundus Joint Master's Degree in Mechanics of sustainable materials and structures. The programme will train graduates capable of using innovative solutions to create building with limited environmental impact. The study path includes Germany, France and Italy. We talked about this with the Francesco Dal Corso, Professor of Construction Science at DICAM and contact person for UniTrento.
Italo Calvino wrote about "invisible" cities, created by the imagination of Marco Polo, as imaginary, fantastic places that were also real and tangible. What civil engineering studies today are "sustainable" cities: new models of civil structures and infrastructures that respect the ecosystem. The civil construction sector plays an important role in the global ecological footprint. According to United Nations reports, this sector accounts for 36% of global energy consumption and 39% of carbon dioxide emissions. Reducing the environmental impact of civil constructions is therefore a top priority and this challenge has been taken up by the Department of Civil, environmental and mechanical engineering of the University of Trento with the Master's programme in "Mechanics of sustainable materials and structures", a degree in Civil Engineering that also involves the Technical University of Dortmund (Germany) and the Ecole Centrale de Nantes (France) and which awards a triple degree (German, French and Italian). For this project, UniTrento has recently obtained an Erasmus Mundus Joint Masters funding. The funds will create up to sixty scholarships in the next six years and will be available to students from the next academic year. In the meantime, a first group of students has already started the triple degree programme in Dortmund for the first semester. In February, they will move to Trento to attend the second semester. The third semester will be in Nantes and the students can choose the final destination, including outside Europe, from among other universities and companies that have joined the programme as partners and supporters. The participants are talented students from countries such as the United States, Turkey, Albania, Vietnam, India, Yemen, Egypt and Turkey. «This is an excellence programme and is very demanding, those who sign up need to be motivated, adaptable, willing to move around Europe», says Dal Corso. «Students must have specific technical skills – he adds – particularly in mechanical modelling, which is the main core of the entire programme». The course programme focuses on three areas: advanced mechanics for innovative materials and structures; materials and structures in extreme conditions; materials and structures in their environment. «Our department already offers a nationally and internationally renowned Master's degree in Civil Engineering that has four tracks (structures, rehabilitation, infrastructure, digital civil infrastructure and integrated and digital building design). With this triple degree programme – explains Dal Corso – we wanted to provide students with an opportunity to further explore the mechanics of structures and materials». The graduates of this master's will have a different profile and be highly specialised, as civil engineers with unique problem-solving skills and a capability for independent thinking and creativity. «During the course they will acquire the necessary skills to create designs in a way that reduces the ecological footprint of buildings. For example, they will learn how highly deformable structures can be used as construction elements to dissipate the energy input from the external environment, as in the case of an earthquake. They will learn the principles to create metamaterials and metastructures with optimal mechanical behaviour, something that can only be done through the design of microstructures and which could not otherwise be possible with conventional design. These principles will therefore make it possible to create much more performing, resistant and deformable civil systems, which will last longer». As for job opportunities, the graduates will be able to work in international contexts and large companies that have adopted new strategies for the design and construction of civil buildings. But smaller companies focused on specific and innovative applications may be also interested in hiring individuals with this background, as their research and development activities call for engineers with a deep understanding of mechanical behaviours. A new generation of civil engineers with a high level of specialist expertise, trained to be open-minded towards sustainable solutions. These engineers can contribute to the future of technological progress and the economic and environmental wealth of our society.