Job Guidance Week, insieme per progettare la propria carriera 

Orientamento

Dentro alla Job Guidance Week

In aula e al parco per conoscersi meglio e disegnare la carriera prima di iniziarla

10 luglio 2023
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di Clarissa D'Alberto
Ufficio Job Guidance

L’incontro con il mondo del lavoro è un momento cruciale nella vita dei giovani. Un momento in cui si sperimenta una grande libertà di poter scegliere chi essere e cosa fare ma anche, allo stesso tempo, un senso di disorientamento e di insicurezza che nasce proprio da questa grande libertà. L’Ufficio Job Guidance si occupa di accompagnare gli studenti e le studentesse verso il mondo del lavoro: cerca di fornire loro tutti gli strumenti per rendere questo tuffo nel mare aperto del proprio futuro quanto più possibile consapevole e, perché no, entusiasmante. Nell’estate 2023 anche con la prima Job Guidance Week.

Tre giorni e mezzo per approfondire potenzialità personali, opportunità di lavoro e di creazione di impresa, alternative professionali basate sui propri interessi e aspettative. La full immersion di orientamento al lavoro, che si è appena conclusa, ha coinvolto 25 studenti e studentesse dell’Università di Trento. Partecipanti con il desiderio di progettare la propria carriera ancora prima di iniziarla. Momenti in aula, ospitati negli spazi della School of Innovation di via Tommaso Gar, si sono alternati ad altri all’aria aperta nel vicino parco le Albere. E hanno lasciato il segno. Stimolo, gruppo e divertimento sono le parole più utilizzate dai e dalle giovani per descrivere la Job Guidance Week, come emerge dalla loro word cloud.
Studenti e studentesse riferiscono di aver acquisito maggior consapevolezza di sé, della propria direzione e della propria strada. «Mi sono piaciuti molto i momenti di condivisione tra i partecipanti e gli incontri con i professori e i professionisti in cui raccontavano nel concreto le loro esperienze di crescita lavorativa. È stato molto interessante anche l'incontro con l'Agenzia del Lavoro, in quanto i professionisti erano molto preparati e motivati, e hanno saputo aiutarci nel concreto a comprendere come potremmo inserirci in base alle nostre carriere universitarie, passioni e personalità, secondo il criterio di avere una vita lavorativa felice e realizzata e non frustrante, che segua quindi i nostri valori e principi di vita. Grazie a loro questo è risultato molto chiaro nella mia mente» commenta una partecipante del gruppo. 
Tutto ciò è stato possibile da tre fattori, a cominciare dall'incontro con docenti esperti, professionisti, istituzioni e aziende. Altro elemento sono state le metodologie innovative con l’utilizzo dell’approccio BeASt (Be Aware Student) che consente di migliorare il bilanciamento tra carriera lavorativa e vita in un contesto caratterizzato da volatilità, incertezza, complessità e ambiguità. E determinante è stata, soprattutto, la grande voglia di mettersi in gioco e di fare rete che ogni partecipante ha portato con sé. Sinergia non solo tra partecipanti, ma anche tra enti e istituzioni. L'iniziativa, infatti, nasce dalla collaborazione con Matteo Vignoli e il suo gruppo di ricerca del Dipartimento di Management dell’Università di Bologna e Oper.Lab.
«Oggi sappiamo che una persona su due, a cinque anni dall’uscita dall’università, mette in dubbio il percorso che ha fatto. Per aumentare la soddisfazione delle persone nella loro carriera lavorativa è fondamentale cominciare a progettare la propria carriera sin dai primi anni di università. La cosa più importante che uno studente può fare all’interno della propria carriera accademica è aumentare la consapevolezza di sé in modo da imparare a scegliere e a crearsi le opportunità più importanti per il proprio futuro» osserva Matteo Vignoli.
Elemento centrale della Job Guidance Week sono state le soft skill: competenze trasversali che, riporta il Global Trend Report di LinkedIn 2019, per il 92% degli HR manager sono riconosciute come più importanti rispetto alle hard skills.
Gerardo De Luzenberger Milnernsheim, docente del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica di UniTrento, che ha trattato il tema delle soft skills legate alle competenze relazionali, afferma: «Questo tipo di soft skills sono ormai considerate tanto importanti quanto il sapere tecnico. In particolare, le soft skills legate alla capacità relazionale - come lavorare con gli altri e creare soluzioni innovative - sono ritenute fondamentali dalle aziende e non solo. Il mondo è diventato talmente complesso e veloce che è difficile per una singola persona costruire soluzioni che siano funzionali. C’è quindi una esigenza sempre più diffusa di mettere insieme più teste per trovare soluzioni. Partecipare ad attività come la Job Guidance Week aiuta gli studenti e le studentesse a misurarsi con esse e anche a svilupparle».