Lo scorso 11 ottobre, il Dipartimento di Matematica dell’Università di Trento e Fondazione Hit – Hub Innovazione Trentino hanno organizzato al Polo Ferrari di Povo “Maths at work”, incontro per esplorare le prospettive lavorative di chi ha scelto di studiare o fare ricerca nella matematica. All’evento hanno partecipato alcune aziende che applicano metodi matematici nei propri processi.
«L’evento – racconta Fabio Bagagiolo, docente di Analisi matematica e delegato del dipartimento per le attività di tirocinio – ha visto alternarsi presentazioni tenute da gruppi di ricerca e da aziende a momenti di scambio e di dibattito favoriti dal networking lunch e dalla tavola rotonda del pomeriggio».
Lo scambio è stato l’elemento centrale in quanto le aziende hanno potuto raccontare a studenti e studentesse cosa fanno e come possono favorire opportunità di stage, tesi e lavoro nonché creare contatti con il Dipartimento per lavorare alla risoluzione di specifici problemi.
Simone Trevisan è Project Manager a Blue Tensor, azienda attiva nello sviluppo di soluzioni Ia per l’efficienza industriale: «La partecipazione a Maths at Work è stata un’occasione per entrare in contatto con nuovi talenti e valorizzare l’importanza delle competenze matematiche nei nostri team di Data Science e Intelligenza artificiale. Profili come Data Scientist, Machine Learning Engineer e Ai Researcher con background matematico sono fondamentali per l'analisi dati, la creazione di modelli e l’ottimizzazione di algoritmi avanzati».
D’altronde, il mercato del lavoro ha preso una direzione ben precisa, come ricorda Bagagiolo: «C’è una forte richiesta di competenze in data science e machine learning. In particolare, viene apprezzata la capacità, tipica tra chi ha studiato matematica, di astrarre i problemi per avere una visione dall’alto che consenta di trovare soluzioni non solo al problema specifico ma che possono trovare applicazione anche in altri ambiti».
Ci sono poi problemi di ottimizzazione dei processi industriali e di tipo logistico in cui è richiesta una mentalità propensa all’astrazione nonché competenze tecniche legate a discipline come l’analisi numerica e l’analisi di algebra: «Anche l’algebra applicata alla crittografia, settore storico del Dipartimento, è particolarmente apprezzato dalle aziende che applicano le competenze relative al trasferimento sicuro dei dati», prosegue Bagagiolo. «Il percorso di matematica finanziaria ha portato all’attivazione di collaborazioni con importanti realtà del settore bancario e assicurativo del territorio, all’attivazione di diversi stage e conseguenti opportunità di lavoro».
Alice Polinelli, Veronica di Carlo e Matteo Zuin di Technology Reply spiegano a quali esigenze organizzative rispondono le competenze di tipo matematico: «Nella nostra azienda è richiesta una spiccata abilità logica e di ragionamento critico per comprendere i processi e sapere interpretare al meglio i dati, così come una buona conoscenza di insiemistica per capire come i dati si relazionano tra loro. Sono inoltre richieste creatività e intuizione per trovare soluzioni a problemi complessi in un contesto pratico. Le competenze acquisite durante un percorso di formazione di stampo matematico risultano determinanti nell'approccio della trattazione ed elaborazione del dato, come per la costruzione dell'architettura dei database».
Al di là della teoria, in quali ruoli professionali può inserirsi chi ha studiato matematica? Secondo Simona Coscia, HR Development Manager di BLM Group, i profili più indicati sono quelli di «Data Analyst/Data Scientist in area service, vendite, pianificazione della produzione, controllo di gestione, qualità e marketing, per citare solo le principali. Possiamo inserire laureati in matematica nell’ambito dello sviluppo software, come programmatori e sw developer, per le loro capacità di modellizzazione matematica, sviluppo di programmi di calcolo, formulazione di algoritmi utili a gestire e approfondire situazioni critiche o da ottimizzare. Infine, possono anche essere coinvolti nelle selezioni di Project Manager e specialisti per la redazione di documentazione tecnica, fornendo poi in azienda la formazione necessaria rispetto all’area e al contesto industriale in cui devono operare».
L’incontro organizzato a Povo ha quindi permesso a studenti e studentesse – troppo spesso distanti dal mondo del lavoro – di vedere i molteplici sbocchi professionali per chi studia matematica, oltre a stabilire un punto di contatto diretto con le società. Allo stesso tempo le aziende presenti all’evento hanno potuto apprezzare le competenze di chi studia matematica a Trento, coinvolgere studenti e studentesse negli iter di selezione di specifiche posizioni e conoscere i progetti di ricerca e i dottorati che possono fornire spunti di applicazione pratici e possibili collaborazioni future.