«Per il suo costante contributo allo studio della microstruttura dei materiali con tecniche basate sulla diffrazione il 2024 Award for Distinguished Powder Diffractionists viene assegnato a Paolo Scardi». Con questa motivazione, il docente di Scienza e Tecnologia dei materiali al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento, ha ricevuto il riconoscimento che premia i risultati più promettenti e i contributi più significativi nel campo della diffrazione di raggi X (XRD) da polveri. Il premio è stato consegnato nel corso della diciottesima edizione della European Powder Diffraction Conference (Epdic), evento europeo interamente dedicato a tutti gli aspetti dell'analisi dei materiali policristallini con metodi di diffrazione che si è svolto a Padova dal 30 agosto al 2 settembre scorsi. La diffrazione da polveri è una delle tecniche più diffuse di caratterizzazione dei materiali. In particolare, il Comitato scientifico della Epdic sottolinea come «in quarant’ anni di studi e ricerche Paolo Scardi abbia sviluppato metodi innovativi per l'analisi del profilo dei picchi e dello scattering diffuso negli spettri di diffrazione da polveri e materiali policristallini, migliorando la comprensione degli aspetti che collegano la tecnica alle caratteristiche dei domini cristallini e dei difetti reticolari».
La Epdic, fondata a Monaco di Baviera nel 1991, riunisce ogni due anni ricercatori e ricercatrici del settore e aziende da tutto il mondo per fare il punto su aggiornamenti e sviluppi nella strumentazione, nell'analisi e nelle applicazioni della diffrazione da polveri.
Paolo Scardi dal 2002 è professore ordinario di Scienza e Tecnologia dei materiali al Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento, dove è arrivato nel 1986 come ricercatore. È group leader di Energy Materials al Dicam. È autore di oltre 350 articoli sottoposti a peer-review, che coprono una varietà di argomenti nella scienza e nell'ingegneria dei materiali, con il denominatore comune della caratterizzazione strutturale e microstrutturale mediante tecniche basate sulla tecnica XRD. Negli ultimi anni, gli interessi si sono concentrati sulla modellazione atomistica e sulle applicazioni dei nanomateriali per la raccolta di energia rinnovabile, sui materiali e le tecnologie sostenibili. Nel 2016 ha ricevuto l'Hanawalt Award dell'ICDD come riconoscimento per il suo contributo nel campo della diffrazione da polveri.