Mentre si avvia alla conclusione delle celebrazioni del proprio centenario, l’Unione matematica italiana ha rinnovato gli organi direttivi. Presidente per il triennio 2024-2027 è stato eletto Marco Andreatta, professore ordinario di geometria all’Università di Trento, che viene definito «matematico di eccellente livello, con ottime doti di organizzatore e di comunicatore e grande disponibilità al servizio della comunità».
Le elezioni si sono tenute in modalità elettronica il 25 maggio 2024 durante l’assemblea annuale dei soci Umi e le persone elette sono entrate in carica con il primo giugno. Tra 1457 votanti in 757 hanno dato Ia preferenza ad Andreatta presidente.
Colleghi e colleghe nella lettera di supporto ne mettono in evidenza la grande esperienza di collaborazioni internazionali, la notevole esperienza di contatto con docenti di scuola secondaria, i numerosi lavori scientifici pubblicati. «Andreatta ha creato attorno a sé una scuola di ricerca in geometria algebrica di rilevanza internazionale» affermano. Quindi ricordano il suo grande impegno a livello organizzativo e a favore del territorio, le procedure innovative di reclutamento basate sulla qualità scientifica, con particolare attenzione al riequilibrio di genere, al rientro in Italia di giovani dall’estero, ai settori emergenti. Riepilogano l’impegno per la matematica italiana, il lavoro alla presidenza del Muse - Museo delle scienze e, in generale, la dedizione e i risultati raggiunti nella comunicazione e nella divulgazione della matematica.
«Pensiamo che egli sia la persona giusta per il posto giusto, che potrà fare molto bene nelle varie attività dell’Umi e potrà rappresentare al meglio e con il dovuto prestigio la matematica italiana all’estero» concludono.
I punti chiave del programma di Marco Andreatta riguardano impegno e attività dell’Umi nell’ambito della ricerca, della didattica, della divulgazione e nel colmare o ricucire i numerosi divari presenti nella società.
L’origine dell’Unione matematica italiana (Umi) si fa risalire al 1919 quando all’International Research Council di Bruxelles si auspicò il sorgere di comitati scientifici nazionali. L’Italia in tale occasione era stata rappresentata dall’Accademia dei Lincei. La nascita ufficiale avvenne il 31 marzo 1922. Nel giugno del 1922 le adesioni erano già 152. Da allora i soci dell’UMI sono progressivamente aumentati fino ai circa 2200 attuali. Il prossimo luglio a Palermo si concluderà il calendario dei seminari scientifici del centenario, che si era aperto a Bologna nel marzo del 2022.