Ogni anno, Ibidi GmbH, azienda tedesca attiva nell’ambito delle biotecnologie, assegna un riconoscimento agli studi più promettenti pubblicati entro il 31 dicembre precedente. L’obiettivo è riconoscere e promuovere l'eccellenza nei diversi campi della ricerca scientifica, con particolare attenzione ai progetti che coinvolgono studiose e studiosi a inizio carriera. L’edizione 2024 del premio ha posto l’accento sul tema delle coltivazioni cellulari 3D.
Tra le persone premiate quest’anno, c’è Chiara Lago, assegnista di ricerca al Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata – Cibio dell’Università di Trento. Lago è impegnata nello studio dei tumori pediatrici cerebrali, in particolare di quelli che colpiscono il cervelletto. Con il suo gruppo di ricerca, ha sviluppato un modello di organoidi "Patient-derived", cioè derivati da campioni tumorali di paziente. Queste repliche riproducono in vitro le caratteristiche del tumore primario e possono essere utilizzate come modello per testare nuovi trattamenti.
Il lavoro di Lago, pubblicato a novembre 2023 sulla rivista scientifica Embo Molecular Medicine, ha ottenuto il riconoscimento della giuria dell’Ibidi Paper Award per la capacità di descrivere in dettaglio il metodo per la creazione di organoidi derivati da paziente (Pdo) e organoidi di xenotrapianto derivati da paziente (Pdxo) nell’ambito dei tumori cerebrali pediatrici. «Questo approccio – recita la motivazione – rappresenta una promessa significativa come strumento affidabile per prevedere le risposte terapeutiche specifiche del paziente, nella direzione di una medicina sempre più personalizzata».
Il premio è stato consegnato martedì 9 luglio negli spazi del Dipartimento Cibio da Mario Barlocco, Product Specialist di Twin Helix srl, distributore italiano di Ibidi.