Il computer-aided design (CAD) da tempo supporta l'attività per progettare manufatti sempre più resistenti e adatti alle finalità per cui vengono realizzati. Ma i progressi in questo campo sono in continua evoluzione. È in tale ambito di ricerca che si colloca il riconoscimento ottenuto da Simone Murchio, assegnista di ricerca associato al Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Ateneo di Trento.
Simone Murchio, infatti, ha vinto il premio “best presentation award” per il lavoro intitolato "Towards the design of an as-built CAD model of strut-based lattices for structural integrity assessment of AM components".
Autori, con Simone Murchio, sono Matteo Benedetti (Università di Trento) e Marcello Laurenti e Filippo Berto (Università Roma La Sapienza).
Il lavoro è stato presentato in occasione della conferenza “European Conference on Fracture 2024”, che si è tenuta a Zagabria, in Croazia lo scorso agosto.
«Questo studio propone un approccio efficiente e innovativo per la modellazione dei principali difetti sulla superficie nei materiali cellulari realizzati tramite manifattura additiva metallica. Il nostro metodo prevede la creazione di modelli 3D/CAD sintetici, ottenuti da un'analisi morfologica dettagliata di immagini ottiche delle sub-unità delle strutture cellulari. Questi modelli hanno il potenziale di migliorare in modo significativo la valutazione e la previsione della resistenza a fatica dei componenti reticolari, con applicazioni rilevanti nella progettazione e ottimizzazione di tali strutture, di forte interesse per settori industriali chiave come l'automotive e il biomedicale», commenta Murchio.