È andato a un’innovativa tecnologia di palpazione diagnostica sviluppata dai laboratori interdipartimentali di robotica (Idra), il Best Paper Award in Surgical Robotics, finanziato dal progetto Erc Synergy EndoTheranostics, e assegnato durante la conferenza Robotics and Intelligent Machines Conference. La ricerca è supportata da un'iniziativa strategica dell'Ateneo e dal progetto Pnrr Fair. Idra è un’iniziativa congiunta del Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione (Disi) e al Dipartimento di Ingegneria industriale (Dii).
La palpazione di un tessuto è uno dei gesti clinici più antichi e fondamentali per valutarne la rigidità e rilevare la presenza di anomalie, come tumori o linfonodi ingrossati. Tuttavia, la sua efficacia diagnostica dipende dalla soggettività professionale con conseguente variabilità nei risultati. Affronta questo limite l’articolo scientifico premiato “Autonomous Robotic Palpation and Abnormality Detection through Ergodic Exploration” di Luca Beber (Disi), Edoardo Lamon (Disi), Matteo Saveriano (Dii), Daniele Fontanelli (Dii), Luigi Palopoli (Disi). A ritirare il riconoscimento alla conferenza che si è tenuta a Roma dal 17 al 19 ottobre è stato Luca Beber (nella foto), primo autore del paper, iscritto al dottorato nazionale in Robotics and Intelligent Machines.
«Abbiamo sfruttato la robotica avanzata per creare un sistema di palpazione autonomo, preciso e oggettivo, che possa supportare i medici nelle diagnosi e nelle procedure chirurgiche minimamente invasive. Per rendere la palpazione robotica efficace, il robot deve riuscire a "sentire" il tessuto e quindi a misurarne con precisione le proprietà meccaniche (elasticità e viscosità) e deve essere in grado di "esplorare" in modo intelligente, cioè di pianificare autonomamente una traiettoria per mappare l'intera area di interesse nel minor tempo possibile, senza tralasciare punti importanti.
Il nostro metodo propone una soluzione elegante e pratica: l'uso di un sensore commerciale collegato al braccio robotico (un'alternativa versatile ed economica rispetto ai sensori tattili specializzati) e una strategia di pianificazione del movimento basata sul controllo ergodico, che è una mappatura spaziale continua in cui il tempo di esplorazione in un'area è proporzionale al contenuto informativo atteso in essa. Questa tecnologia ha il potenziale per diventare un assistente diagnostico cruciale, riducendo la soggettività e migliorando la precisione nelle applicazioni di screening e diagnosi», spiegano.




