Dopo due anni di stop a causa della pandemia, il 10 e l’11 giugno tornano a svolgersi le Facoltiadi. Come ogni anno, sul Lago delle Piazze di Baselga di Piné si affrontano le squadre dei vari dipartimenti dell’Ateneo. E quest’anno sarà anche la prima volta per molti studenti e studentesse, che in questi due anni hanno sentito parlare della manifestazione dai loro compagni, senza poter partecipare.
Le Facoltiadi sono nate ventotto anni fa e si sono tenute regolarmente ogni anno fino al 2020. Il loro obiettivo è sempre stato quello di unire e contraddistinguere l’Università di Trento attraverso la competizione sportiva. Ogni dipartimento o corso di laurea organizza la propria squadra, nella quale devono essere presenti studenti, studentesse e un membro del corpo docente. Solo eventi come questi permettono di creare un legame con la componente studentesca anche al di fuori delle aule.
Ogni squadra dovrà affrontare gli altri dipartimenti in quattro discipline: beach tennis, green volley, calcio saponato e dragon boat. Tra costumi da personaggi dei cartoni animati e gommoni a forma di fenicotteri e unicorni, alle Facoltiadi si è visto di tutto. La competizione infatti non è solo sportiva, e viene premiata la squadra che scende in campo col travestimento più originale.
«Le Facoltiadi sono nate come delle sfide bonarie dove tutti competono assieme ad armi pari» dice Ermanna Marchetti, responsabile dell’organizzazione eventi del Centro Universitario Sportivo. «Si tratta certamente di una competizione goliardica, ma è sempre vissuta con educazione e rispetto, nonostante l’agonismo tra i vari dipartimenti».
E l’agonismo più forte è quello tra i dipartimenti del centro città e quelli della collina di Povo. 17 squadre si preparano a sfidarsi a colpi di remi e racchette, e i tre dipartimenti di ingegneria sono i corsi di laurea maggiormente rappresentati, con un totale di otto squadre. Invece, Cibio, Fisica, Matematica, Giurisprudenza, Sociologia e Ricerca Sociale, Economia e Management, Lettere e Filosofia, Psicologia e Scienze Cognitive, e la Scuola di Studi Internazionali partecipano tutte con una squadra ciascuno. Sono numeri lontani da quelli di molte edizioni degli anni precedenti, ma mostrano come dopo due anni di assenza la voglia di stare assieme a gareggiare sia ancora forte.
La manifestazione sarà raggiungibile tramite navette messe a disposizioni dall’Università (vedi il sito). Sarà anche possibile accamparsi in riva al lago per passare lì la notte. Già a fine maggio si è tenuto il torneo di beach tennis, mentre cresce l’attesa per le gare di giugno. La quota di partecipazione di 35 euro comprende tre pasti, una maglietta coi colori del proprio dipartimento e i premi per le cinque squadre vincitrici. Dal momento che le gare si terranno all’aperto non ci saranno particolari restrizioni rispetto alle edizioni precedenti.