Lunedì 5 agosto comincerà l’avventura olimpica di Laura Rogora, studentessa di Matematica all’Università di Trento iscritta al programma di doppia carriera TopSport. Dopo aver partecipato ai giochi di Tokyo 2020, Rogora ha ottenuto nelle scorse settimane la qualificazione per Parigi 2024.
«Quest’anno mi sono allenata molto per gli eventi di qualificazione – racconta Laura – quindi nei prossimi giorni dovrò solo fare gli ultimi ritocchi e partecipare a qualche gara di Coppa del Mondo». Rogora, classe 2001, in forza al gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato, ha conquistato la qualificazione lo scorso 23 giugno durante le World Qualifiers Series di Budapest, dopo aver disputato una prova analoga in quel di Shanghai. La sua specialità sono le competizioni di difficoltà, boulder e speed, l'arrampicata in falesia e il bouldering.
«Dopo la prova di Shanghai, dove non avevo gareggiato nel migliore dei modi, sapevo di ottenere una buona prestazione a Budapest», prosegue Laura. «Il mese precedente è stato molto difficile mentalmente, ma fisicamente mi sentivo bene per cui sapevo di poter realizzare il mio sogno».
Questi per Laura sono i secondi giochi olimpici. A Tokyo, edizione in cui l’arrampicata esordiva nella rassegna a cinque cerchi, la studentessa del Dipartimento di Matematica ha terminato la sua gara al quindicesimo posto assoluto: «A Tokyo l'arrampicata faceva il suo esordio all’interno del programma olimpico, quindi è stata un’esperienza nuova per tutti e non sapevamo cosa aspettarci», racconta. «Personalmente, non immaginavo di sentire così tanto la pressione. Le Olimpiadi non sono paragonabili a nessun'altra gara e questo non mi ha permesso di esprimermi al meglio. Mi è rimasto un po’ di amaro in bocca».
Per Rogora la manifestazione transalpina non sarà però solo l'occasione per riscattarsi dal punto di vista sportivo. Tre anni fa, le olimpiadi furono infatti pesantemente condizionate dalle restrizioni imposte dalla pandemia: «Non vedo l'ora di vivere l'atmosfera olimpica nel suo complesso, dopo che a Tokyo non era stato possibile a causa del Covid-19. Per quanto riguarda l’aspetto agonistico, spero di riuscire a far tesoro dell'esperienza del 2021 per arrivare più preparata mentalmente e fisicamente».
Rogora ha ereditato dal papà (entrambi i genitori sono professori universitari, ndr) le passioni per la matematica e per l’arrampicata. Ha cominciato a praticare questa disciplina in tenera età, dopo averla provata in una falesia vicino casa insieme alla sorella maggiore Chiara, attualmente dottoranda in Fisica presso il nostro Ateneo. Lo scorso febbraio le due sorelle hanno raccontato la propria storia a UniTrentoMag.