Marco Angheben, Chiara Vanini, Gabriele Ioriatti. Archivio Università di Trento.

Sport

Tre studenti-atleti UniTrento alla Batavierenrace

175 chilometri, 25 tappe, 8000 studenti e studentesse da tutto il mondo

11 giugno 2019
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di Grazia Callovini
Responsabile della Divisione Relazioni internazionali dell’Università di Trento.

L'11 maggio scorso si è svolta nei Paesi Bassi la Batavierenrace, un evento sportivo internazionale dedicato agli studenti universitari che si svolge ormai da 47 anni tra Nimega e Enschede e che coinvolge circa 8.000 ragazzi e ragazze provenienti dal tutto il mondo.
Quest'anno anche l’Università di Trento ha partecipato all'evento sportivo con tre studenti-atleti in qualità di componenti della Squadra ECIU, composta appunto da studenti-atleti provenienti dagli atenei coinvolti nel network The European Consortium of Innovative Universities che riunisce tredici università giovani e ad alta intensità di ricerca, connotate dall’apertura internazionale, dalla didattica di qualità aperta all’innovazione e dalla connessione con il mondo imprenditoriale.
La manifestazione ha il pregio di unire due aspetti che stanno molto a cuore all’Ateneo: l’internazionalizzazione e lo sport, che entrano a far parte del bagaglio formativo dei futuri laureati. Attraverso la rete UniTrento Sport vengono proposti programmi e attività per diffondere la pratica sportiva, sia agonistica che amatoriale, tra studenti e studentesse. Allo stesso tempo sono molte le opportunità e i programmi internazionali che incoraggiano ragazzi e ragazze a fare esperienze formative all’estero. La partecipazione a  Batavierenrace rappresenta un piccolo tassello in più.
Abbiamo raccolto i commenti dei triatleti del nostro Ateneo che hanno partecipato alla gara: Marco Angheben, iscritto al corso di laurea in Ingegneria dell'Informazione e delle Comunicazioni, Gabriele Ioriatti, iscritto al corso di laurea in Scienze e tecniche di psicologia cognitiva, e Chiara Vanini, iscritta al corso di laurea in Lingue moderne.

Batavierenrace è sinonimo di sport a livello universitario e di aggregazione di studenti da tutto il mondo, potete descriverci le vostre impressioni dal punto di vista sportivo e internazionale?
Appena abbiamo raggiunto il Campus dell’Università di Twente dove avremmo alloggiato, è stato impressionante vedere tantissimi ragazzi e ragazze impegnati a montare ognuno la propria tenda. Lo straordinario scenario finale era costituito da una distesa di tende colorate: un vero e proprio accampamento di più di 8.000 studenti provenienti da tutto il mondo. Nonostante il freddo e il vento, era un ambiente caloroso e accogliente animato da musica, giochi di squadra e chiacchierate in compagnia. Quest’atmosfera ha contribuito a costruire momenti di condivisione e aggregazione oltre alla gara sportiva. A livello sportivo, il momento più toccante è stato alla fine della gara, quando eravamo tutti attorno al campo di atletica ad attendere gli ultimi concorrenti. Ragazzi e ragazze che si sfidavano incitati da boati e urla della folla. Era bello pensare che nonostante le diverse nazionalità, tutti eravamo là con un solo scopo comune: correre!

Potete raccontarci come si è svolta a gara?
La gara era lunga 175 km e suddivisa in 25 tappe di varie distanze (16 per gli uomini e 9 per le donne). Ogni concorrente correva la sua frazione di corsa accompagnato da un compagno di squadra in bici. Finita la corsa, si montava in sella e via…
I concorrenti della prima tappa hanno inaugurato l’inizio della gara alle ore 22.30 partendo dall’Università di Nijmegen. Dopo tutta la notte di fatica, divertimento e competizione, gli ultimi frazionisti hanno tagliato il traguardo alle 17.30 accolti nello stadio del campus dell’Università di Twente in Enschede.

Voi rappresentavate l’Università di Trento all’interno di una squadra, la ECIU Batavierenrace Team; com’era organizzata la squadra?
Facevamo parte della squadra internazionale ECIU composta da 25 ragazzi e ragazze provenienti da tutta Europa: Spagna, Olanda, Norvegia, Danimarca, Svezia. Ci siamo divisi in tre turni: turno notturno, turno mattutino e turno pomeridiano in base alle proprie frazioni di gara. Ci siamo subito ambientati con i nostri compagni di squadra e durante i tre giorni passati insieme, abbiamo avuto l’opportunità di vivere momenti di scambio e condivisione dei nostri progetti futuri a livello sportivo e universitario.

Una vostra impressione personale su questa esperienza sportiva internazionale.
È stata un’esperienza molto positiva che ci ha permesso di confrontare la nostra realtà universitaria e sportiva con altre. Questo grande evento sportivo ha mostrato quanto altri Paesi soprattutto del Nord Europa investano nello sport a differenza dell’Italia dove essere studente e fare sport sono due cose che spesso non vanno di pari passo. All’Università di Trento si sta cercando di contrastare questa difficoltà con molte iniziative e programmi specifici orientanti a diffondere la pratica sportiva. Da studenti-atleti difendiamo il ruolo fondamentale dello sport, portatore di valori educativi, e come forma di dialogo capace di abbattere qualsiasi barriera culturale, sociale e ideologica per favorire la solidarietà e la tolleranza delle differenze culturali. Batavierenrace ne è una chiara dimostrazione.


Three UniTrento student-athletes run the Batavierenrace

175 kilometres in 25 stages with 8000 students from all over the world

The Batavierenrace, an international sport event for university students now at its 47th edition, took place on 11 May between Nijmegen and Enschede in the Netherlands, with over 8000 participants from all over the world.
This year, the University of Trento participated with three student-athletes who joined the ECIU team, whose members are students from the network of the European Consortium of Innovative Universities, which includes thirteen young and research-intensive universities with an international attitude, innovation-oriented quality and research, and a strong commitment to entrepreneurship.
The event is inspired by internationalisation and sport, which are also at the heart of the University of Trento and enrich the experience of its future graduates. Sport programmes and activities aimed at increasing the practice of sport in universities, for professionals and amateurs, are offered through the UniTrento Sport network. At the same time, the University also offers many opportunities and programmes that encourage young students to gain some international experience. Participating in the Batavierenrace brings together both.
We collected the comments of the triathletes from our UniTrento who took part in the race: Marco Angheben, student of Information and communication engineering, Gabriele Ioriatti, enrolled in Science and techniques of cognitive psychology, and Chiara Vanini, who studies Modern languages.

The Batavierenrace is a symbol of university sport and is famous for bringing together students from all over the world. Can you describe your experience in terms of participating in an international sport event?
When we arrived to the campus of the University of Twente where we were assigned, we were impressed to see so many young students busy setting up their tents. The view was impressive: an expanse of colourful tents before our eyes. Over 8000 students from all over the world were camping there with us. Despite the cold and windy weather, people were warm and welcoming, and everywhere were music, games and chats in good company. This atmosphere helped create a positive and friendly environment that went well beyond the sport event. From the competition point of view, the most moving moment came at the end of the race, when everyone gathered at the stadium to wait for the last runners. Young men and women challenging each other in front of the cheering crowd. It was nice to think that, despite our different nationalities, we were all there for the same reason: to run the race!

Can you tell us about the race?
It is a 175 km running race in 25 stages of different lengths (16 men's stages and 9 women's stages). Every participant runs its length with a team mate following by bike, who continues on the following length.
The runners of the first leg opened the competition at 22.30 at the University of Nijmegen. After a long hard night of running and fun, the last racers crossed the finish line at 17.30 the next day, in the stadium of the campus of the University of Twente in Enschede.

You represented the University of Trento within the ECIU Batavierenrace Team; how were you organized?
We were members of the international ECIU team with other 25 students from all over Europe: Spain, the Netherlands, Norway, Denmark, Sweden. We made three groups to cover the night, morning and afternoon shifts, based on the stages assigned to each of us. We made friends with our team mates right away and had a good time in the three days we spent together, we shared this experience and talked about our projects for our future in sports and university.

Can you give us your personal impressions?
It was a very positive experience, we were able to talk about our sport and university life with other people. We were able to see how other countries, especially in northern Europe, invest in sport, while in Italy we feel like being a student and an athlete is not always easy. The University of Trento is working hard to make things better with many initiatives and programmes whose purpose is to make sport practice more common within universities. As student-athletes we believe in sport has a fundamental role in education, with its values and as a form of communication that goes beyond cultural, social and ideological barriers and promotes solidarity and cultural diversity. The Batavierenrace is an example of all of this.

[Traduzione di Paola Bonadiman]