Il programma Erasmus + International Credit Mobility (ICM) è il programma di mobilità Erasmus+ che coinvolge il partenariato extra europeo. UniTrento vi partecipa dalla sua istituzione nel 2015 ed ha all’attivo già 6 progetti e più di 500 scambi finanziati. I progetti mettono a disposizione borse di mobilità dedicate non solo alle mobilità in uscita ma anche alle mobilità in entrata di studenti e staff.
La KHAI, National Aerospace University Kharkiv Aviation Institute (Ucraina), è partner del progetto dal 2018 ed ha già realizzato numerose mobilità fra cui quella della responsabile amministrativa dell’ufficio mobilità internazionale che, nel 2019, ha partecipato agli International Partner Days di UniTrento. I contatti fra uffici per la gestione delle mobilità, sia via mail che zoom, sono molto frequenti e dopo essersi conosciuti di persona sono diventati anche più confidenziali.
La International Staff Week era già nell’aria e con Natalya Sytnyk nell’ultimo incontro zoom per discutere i riconoscimenti ci siamo dette che ci sarebbe stata presto occasione di lavorare insieme di persona. La storia di quanto è successo dopo il 24 febbraio 2022 è una dimostrazione di quanto le esperienze di mobilità internazionale siano life changing, anche nei momenti più impensati.
Lo Staff della Divisione Relazioni Internazionali
Mi chiamo Natalya Sytnyk, sono a capo della divisione mobilità alla National Aerospace University Kharkiv Aviation Institute, in Ucraina.
Solo ora capisco quanto la vita sia imprevedibile e come possa cambiare completamente in un attimo. Ieri ero al lavoro ad occuparmi di mobilità studentesca alla KhAI, e oggi penso a salvare la mia vita e quella di mio figlio dalla guerra e partecipo a un programma di mobilità dell'Università di Trento.
Casa mia si trova nella regione di Kharkiv, a 10 chilometri dal confine con la Russia. Alle 5 del mattino un boato e un'esplosione ci hanno svegliati all'improvviso. Siamo rimasti al buio e il riscaldamento ha smesso di funzionare. La copertura del cellulare andava e veniva. Qualcosa di grosso bruciava nella direzione della città e non sapevamo se ci saremmo potuti arrivare o se la strada fosse già in mano agli invasori russi.
Abbiamo rischiato e siamo partiti per Kharkiv lungo 14 chilometri in campo aperto nel mirino dei carri armati russi.
Il ponte che collega Kharkiv ai villaggi di confine è stato fatto esplodere 20 minuti dopo il nostro passaggio. Tutte le persone che sono rimaste sull'altro lato sono state sotto occupazione, senza elettricità, comunicazioni, cibo e riscaldamento, per 60 lunghi giorni.
Siamo arrivati all'appartamento di mia madre e, all'inizio, non avevamo intenzione di andare da nessun'altra parte. Ci siamo nascosti nel rifugio antiaereo dell'università e abbiamo organizzato l'evacuazione degli studenti stranieri. Ma quando le esplosioni si sono fatte più vicine e sono iniziati i bombardamenti su edifici residenziali, negozi, ospedali, scuole e università, abbiamo deciso di mettere in salvo la nostra famiglia e lasciare Kharkiv. Abbiamo guidato verso l'ovest dell'Ucraina. Non sapevamo esattamente dove andare, andavamo il più lontano possibile dai bombardamenti.
Il viaggio è stato lungo. In tre macchine, con i nostri parenti, abbiamo girato per 5 giorni in tutto il paese e ogni giorno persone sconosciute ci sono venute in aiuto offrendoci cibo e ospitalità.
Ma non sapevamo cosa fare. Pensavamo solo alla giornata che avevamo davanti. In quei giorni ricevevo ogni giorno messaggi di sostegno da Daniela Tosi e alla fine, considerato che la mia partecipazione alla Staff week era già nell’aria, abbiamo deciso di anticipare il mio arrivo in Italia. L'Università di Trento ha offerto un alloggio a mio figlio e a me, e l'opportunità di partecipare a un tirocinio a tempo pieno alla Divisione Relazioni internazionali dell'Università di Trento.
Sono stata introdotta ben presto alle dinamiche di lavoro della divisione e coinvolta in tutti gli aspetti legati all'organizzazione della International Staff Week. L'evento mi ha dato modo di allargare la cerchia delle mie conoscenze internazionali. Mentre attraversiamo un momento terribile per il nostro paese, continuiamo a lavorare, studiare e cercare nuove opportunità per future collaborazioni.
Lavorare assieme con i colleghi e le colleghe della divisione, impegnati in attività diverse, mi ha permesso di acquisire una preziosa esperienza nell'ambito della comunicazione. Per tutto questo tempo mi hanno sempre sostenuta sia sul lavoro che nelle piccole difficoltà quotidiane. Anche il sostegno personale che ho ricevuto ogni giorno è inestimabile. Ringrazio la Divisione Relazioni internazionali, il personale accademico e l'amministrazione dell'Università per l'aiuto che danno all'Ucraina. Vorrei anche sottolineare che l'Università di Trento ha prolungato le borse di studio di studenti e studentesse della KhAI che sono potuti rimanere dopo il primo semestre, e ha offerto una borsa di tirocinio di 6 mesi anche a un nostro docente in situazione di rischio. Inoltre, 15 nuovi studenti e studentesse ucraini hanno ottenuto borse di studio per studiare a Trento dal prossimo semestre autunnale.
Despite the war
Natalya Sytnyk, from Ukraine to the International Relations Division of UniTrento
by Natalya Sytnyk
The Erasmus + International Credit Mobility (ICM) programme is the Erasmus+ mobility scheme with non-EU countries. UniTrento has been part of the programme since its launch in 2015 and has already organized 6 projects and more than 500 funded exchanges. The projects provide outgoing and incoming mobility scholarships for students and staff.
The KhAI, National Aerospace University Kharkiv Aviation Institute (Ukraine), has been a partner in the programme since 2018 and has already organized many exchanges, including the one involving the head of the international mobility office who, in 2019, participated in the International Partner Days at UniTrento. The contacts between the international mobility offices, by email and on Zoom, are very frequent and, once people have met in person, become friendlier.
The organization of the International Staff Week was already underway when I last spoke with Natalya in a Zoom meeting, and we mentioned the fact that we would meet soon in person.
The tale of what happened after 24 February 2022 demonstrates how international mobility exchanges can be life-changing.
I’m Nataly Sytnyk, a Head of Mobility Department at National Aerospace University Kharkiv Aviation Institute, Ukraine.
Now I understand how unpredictable life can be and just change completely in one moment. Yesterday we worked every day on general issues for KhAI mobility students, and today I am saving myself and my son from the war and a participant in the mobility program in UniTrento.
My house is located in the Kharkiv region, 10 km from the border with Russia. At 5 am we were awakened by a roar and explosions. The house went out of light, turned off the heating. Cellular communication worked intermittently. Something was burning strongly in the direction of the city and we did not know if we could get into the city or if the road had already been seized by the Russian invaders.
We took a risk and went to Kharkiv 14 long kilometers across open territory where we were targets for Russian tanks.
20 minutes after our passage, the bridge connecting Kharkiv and the border villages was blown up. All those who remained on the other side for a long 60 days found themselves in occupation, without electricity, communications, food and heat.
We arrived at my mother's apartment and at first, we didn't plan to go anywhere. We hid in the bomb shelter of the university, dealt with the evacuation of foreign students. But when the explosions became very close, shelling of residential buildings, shops, hospitals, schools and universities began, we decided to save our family and leave Kharkiv. We drove towards Western Ukraine. We didn’t know exactly where, we just drove as far away from the bombings as possible.
Our journey has been long. In three cars with our relatives, we drove around Ukraine for 5 days and every day unknown people helped us with housing and food.
But there was no understanding of what to do next. We could only plan for 1 day. All this time, every day I received messages of support from Daniela Tosi. My participation in the staff week had already been planned, so we decided to leave fot Italy earlier. UniTrento welcomed and assisted me, provided housing for my son and me, and I got the opportunity to complete a full-time internship at the International Relations Division of UniTrento.
I was very quickly promptly initiated into the intricacies of the work of the department. It was captivating to deal with all issues related to the organization of the conference. During it, I expanded my circle of international contacts. Living through the most difficult times in our country, we continue to work, study and look for new opportunities for future cooperation.
I gained the most valuable experience in communication with all employees of the department who are engaged in different areas of activity. Throughout this time, they constantly supported me not only professionally, but also on everyday issues. Daily personal support is also invaluable. Thanks to the International Relations Division, Faculties, and Administration of the University for supporting Ukrainians. I would also like to note that UniTrento has extended scholarships for KhAI students who stayed from the autumn term, and gave a scholarship for risk to our professor for an internship for 6 months. Also, 15 new students from Ukraine got scholarships for studying here during the next autumn term.
[Traduzione di Paola Bonadiman]