Augustine Musukwa ©UniTrento - Ph. Federico Nardelli

Storie

Dal Malawi al Trentino con il sogno della matematica

Dottorato nel 2019 all’Università di Trento, Augustine Musukwa è tornato in Italia a fine 2023 grazie a un assegno di ricerca

16 gennaio 2024
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di Francesca Stanca
Dipartimento di Matematica

"L'essenza della matematica è nella sua libertà", sosteneva Georg Cantor, matematico tedesco celebre per la teoria degli insiemi e per quella d'infinito assoluto. Ma cosa intendeva con "libertà"? Quella di dubitare, di cercare soluzioni, di azzardare teorie e creare mondi. Ma anche quella, aggiungiamo noi, di spostarsi per inseguire sogni e passioni. Come dimostra la storia di Augustine Musukwa, ricercatore del Malawi da poco tornato all’Università di Trento dopo aver conseguito qui il dottorato nel 2019.

Musukwa, classe 1985, è nato nel distretto di Chitipa, nord del Malawi. In Malawi, all’Università di Mzuzu, ha conseguito prima la laurea in matematica e fisica e poi, nel 2015, il titolo magistrale in Teoria dell'informazione, codici e crittografia. Il desiderio di approfondire gli studi in crittografia lo hanno quindi portato in Italia, all’Università di Trento, dove ha frequentato un corso di dottorato tra il 2016 e il 2019.

Lo scorso dicembre, dopo alcuni anni trascorsi in Malawi come docente all’Università di Mzuzu, Musukwa è quindi tornato a Trento grazie a un assegno di ricerca.

Dottor Musukwa, come ha conosciuto l’Università di Trento e perché l’ha scelta per il dottorato?

«Nel 2013, due dottorandi di matematica dell'Università di Trento hanno visitato l’Università di Mzuzu per un mese, dando alcune lezioni di Teoria dei codici e crittografia. Era stato davvero stimolante seguire le loro lezioni. Nel 2016, quando ho deciso di iscrivermi al dottorato, volevo farlo in un’università diversa da quella di Mzuzu, ma era difficile trovare in Africa un ateneo che offrisse corsi di crittografia. Ho quindi deciso di presentare la mia candidatura a Trento. Dopo poche settimane dal colloquio ho ricevuto la conferma dell’ammissione, con l’invito a presentarmi all'inizio di novembre 2016. In quel momento ho provato sentimenti contrastanti: ero entusiasta di questa opportunità, ma ero anche preoccupato perché non ero mai stato fuori dall'Africa. Alla fine ho superato le paure e ho scelto di seguire la mia passione. Quando sono arrivato a Trento, mi ci sono volute alcune settimane per adattarmi al clima. In dipartimento ho incontrato subito grande disponibilità: il mio supervisor, il professor Sala, si assicurava sempre che stessi bene, creando attorno a me un ambiente molto favorevole».

Perché dopo il dottorato ha deciso di tornare Malawi?

«Nel 2016 avevo preso un congedo all’Università di Mzuzu per poter iniziare il dottorato a Trento. Dopo aver conseguito il titolo, nel 2019, ho deciso di tornare in Malawi per riprendere il mio lavoro di docente. Volevo tornare per sostenere il Dipartimento di matematica e statistica di Mzuzu, che si era tanto speso per sostenere i miei studi attraverso la borsa di studio dell'African mathematics millennium science initiative (Ammsi) e la concessione del congedo. Allo stesso tempo volevo acquisire maggiore esperienza nell'insegnamento. Dopo un anno e mezzo, sono stato promosso docente senior».

A questo punto, la scelta di tornare a Trento.

«Esatto. Ogni docente divide il suo tempo di lavoro tra didattica e ricerca. Come docente senior a Mzuzu ero molto coinvolto nell'insegnamento: c’erano decine di studenti che frequentavano i corsi di matematica, moltissimi rispetto al personale disponibile in dipartimento, quindi era molto difficile per me conciliare insegnamento e ricerca. Volevo innanzitutto dare più tempo e qualità alla mia ricerca, tornando a formarmi in un laboratorio di crittografia importante. Inoltre, attualmente in Malawi non c'è nessuno studioso specializzato nella mia area di ricerca - le funzioni booleane e le loro applicazioni alla crittografia - con cui collaborare. Ho quindi ritenuto necessario tornare a lavorare con esperti del settore presso il Dipartimento di Matematica dell'Università di Trento. Durante i miei studi di dottorato avevo trovato un ambiente molto favorevole e avevo avuto un'ottima esperienza. Spero che, in un ambiente simile, sarò in grado di sfruttare le mie potenzialità e lavorare insieme ad altri ricercatori per raggiungere obiettivi comuni».


From Malawi to Trentino dreaming of mathematics

Augustine Musukwa earned his Doctorate in 2019 from the University of Trento and returned to Italy at the end of 2023 with a research grant

"The essence of mathematics is in its freedom," said Georg Cantor, a German mathematician who is known for his set theory and the theory of absolute infinity. But what did he mean with "freedom"? The freedom to have doubts, to look for solutions, to explore theories and create worlds. But, we could add, the freedom to move to pursue your dreams and passions. Which is what Augustine Musukwa did, a researcher from Malawi who recently came back to the University of Trento after earning his doctorate here in 2019.

Musukwa was born in 1985 in the district of Chitipa, northern Malawi. He obtained a degree in mathematics and physics in Malawi, at the University of Mzuzu, and then, in 2015, a Master's degree in Information Theory, Codes and Cryptography. The desire to further his studies in cryptography led him to Italy, to the University of Trento, where he attended a PhD programme between 2016 and 2019.

In December, after working for some years in Malawi as a lecturer at the University of Mzuzu, Musukwa returned to Trento thanks to a research grant.

Dr. Musukwa, how did you learn about the University of Trento and why did you choose it for your PhD studies?

"In 2013, two mathematics doctoral students from the University of Trento visited the University of Mzuzu for a month, giving some lectures on Code Theory and Cryptography. Attending these lectures had been really inspiring for me. In 2016, when I decided to enrol in the doctorate, I was considering other universities besides Mzuzu, but it was difficult to find a university in Africa that offered cryptography courses. So I have decided to apply at UniTrento. A few weeks after the interview I received a confirmation letter with an invitation to enrol at the beginning of November 2016. At first, I had mixed feelings: I was excited about this opportunity, but I was also worried because I had never been out of Africa. Then I overcame my fears and chose to follow my passion. When I arrived in Trento, it took me a few weeks to adjust to the weather. But I felt welcome right away at the department: my supervisor, Professor Sala, always made sure that I was well, and created a very positive environment around me."

Why did you return to Malawi after your doctorate?

"In 2016 I took a leave of absence from the University of Mzuzu to start my doctorate in Trento. After graduating, in 2019, I decided to return to Malawi to resume my job as a professor. I wanted to return to give back to the Department of Mathematics and Statistics of Mzuzu, which supported my studies through the scholarship of the African mathematics millennium science initiative (Ammsi) and the granting of the leave. At the same time I also wanted to gain more experience in teaching. After a year and a half, I was promoted to senior lecturer."

That is when you decided to come back to Trento.

"That is right. Each lecturer must do teaching and research. As a senior lecturer at Mzuzu University, teaching took up much of my time: there were dozens of students attending mathematics courses, very many given the staff available in the department, so it was very difficult for me to juggle teaching and research. First of all, I wanted to invest more time in my research and do quality work, studying again at an important cryptography laboratory. Besides, at the moment in Malawi there are no scholars specialised in my area of research - Boolean functions and their applications in cryptography - I could collaborate with. I therefore felt I had to come back to work with experts in the field at the Department of Mathematics of the University of Trento. I had a very positive experience studying here for my PhD. I hope that, in such an environment, I will be able to exploit my full potential and work together with other researchers to achieve common goals."