L’ultima sigaretta. Proposito di tante persone che vorrebbero smettere di fumare. E che non sempre ci riescono. Come stimolo e incoraggiamento torna anche quest’anno il 31 maggio la Giornata mondiale senza tabacco, indetta dall'Organizzazione mondiale della sanità nel 1988 per fare informazione e sensibilizzazione sul tema. Ma il cammino da compiere resta ancora lungo se si considera che più del 20% della popolazione in Italia e nel mondo risulta fumatrice. In attesa di svolte risolutive per la salute e per l’ambiente, la lotta agli effetti nocivi delle sigarette si muove attraverso la raccolta e il trattamento dei mozziconi, come accade all’Università di Trento con il progetto Re-cig.
Composti da materiali plastici, in particolare da acetato di cellulosa, i mozziconi sono tra i rifiuti più presenti sulle strade, nel mare e sulle spiagge, nonostante sia prevista una sanzione fino a 300 euro per chi li getti per terra. Costituiscono una minaccia ambientale, un pericolo di incendio, sono fonte di inquinamento. Impiegano in media due anni per degradarsi, ma in determinate condizioni possono esserne necessari fino a 12. Nel frattempo, rilasciano microplastiche, nanoplastiche e sostanze chimiche, alcune delle quali tossiche per gli ecosistemi e cancerogene per la salute. Per questo la loro gestione e il loro riciclo sono delicati. I requisiti delle imprese che intendono svolgere esclusivamente attività di raccolta e trasporto delle cicche sono fissati dall’Albo nazionale gestori ambientali.
Aver recuperato nei posacenere installati nelle sedi universitarie 4,56 chilogrammi di mozziconi equivalenti a 15.198 sigarette significa aver evitato l’emissione di quasi 11 chili di anidride carbonica e aver prodotto oltre due chili di materia plastica nuova. I filtri da rifiuto, con un processo di purificazione, vengono infatti trasformati in un polimero pronto per essere impiegato in svariati settori e diventare un oggetto di uso comune come montature di occhiali e manici di ombrelli.
I risultati del primo report sono stati accolti con soddisfazione da UniTrento. I mozziconi sono stati recuperati in soli quattro mesi – da settembre a dicembre 2023 – nei venti speciali posacenere collocati per servire gli edifici della città di Trento (palazzi Sardagna, Consolati, Cavazzani, di Economia, di Sociologia) e della collina (poli di Mesiano e di Povo).
Ne danno conto Mirella Ponte, responsabile Divisione Ambiente e Sicurezza, e Marco Dorigatti, dirigente della Direzione Patrimonio Immobiliare dell’Università di Trento. Il risultato è frutto del progetto che vede UniTrento collaborare con la Re-cig. Ed è stato raggiunto grazie a tutte le persone che hanno accolto l’invito a buttare responsabilmente il loro mozzicone non più tra i rifiuti indifferenziati, ma in uno dei venti posaceneri installati finora nei cortili delle diverse sedi universitarie. Altri ne saranno collocati nel corso dell’anno per servire gli edifici a oggi sprovvisti (palazzo di Giurisprudenza e Prodi a Trento, il complesso di Mattarello, PovoZero e a Rovereto palazzo Piomarta) e a integrazione delle postazioni di collina (Polo Ferrari a Povo e Polo di Mesiano).
Nata come start up anche con il supporto dell’Ateneo nel deposito del brevetto, la Re-cig srl ha sede a Civezzano, in Trentino, ed è la prima azienda di raccolta di mozziconi autorizzata in Italia e in Europa. L’impegno della società consiste nel dare nuova vita ai filtri usati di sigaretta.
Attraverso un processo di riciclo e purificazione all'avanguardia, le cicche diventano una materia prima (Re-Ca®) per produrre oggettistica per il lavoro e la vita di ogni giorno. Nel segno dell’economia circolare e di un futuro più pulito e sostenibile. La trasformazione prevede varie fasi: setacciatura, prelavaggio, lavaggio e infine miscelazione termica. In questo modo, dai mozziconi raccolti negli Smokers Point e lavorati in azienda si ottiene un polimero (si presenta come una pallina nera) che può essere utilizzato nella produzione di svariati articoli. L’obiettivo della Re-cig è fornire soluzioni innovative per la gestione e il riciclo dei filtri usati in collaborazione con pubbliche amministrazioni e società di gestione per il recupero di questo rifiuto in aziende, locali e luoghi pubblici. Fino all’ultima sigaretta.