Foto di gruppo delle persone presenti alla cerimonia di pensionamento ©UniTrento - Ph. Pierluigi Cattani Faggion

Vita universitaria

Un ateneo fatto di persone

Il saluto e il ringraziamento del rettore a chi è andato in pensione lo scorso anno

19 settembre 2024
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di Daniele Santuliana
Ufficio Stampa e Relazioni esterne

Sono 28 le persone che nel 2023 hanno concluso il proprio impegno all’Università di Trento raggiungendo i requisiti per il pensionamento. Docenti, ma anche personale esperto linguistico e tecnico-amministrativo. Mercoledì 11 settembre, l’Ateneo ha voluto dedicare a tutti e tutte loro un momento di saluto e ringraziamento.

«In più occasioni – ha esordito il rettore Flavio Deflorian – ho sottolineato come la nostra Università sia, a mio modo di vedere, un’università fatta innanzitutto di persone. Persone che insegnano, lavorano, fanno funzionare le cose, danno forma a idee e progetti. Persone che nel corso degli anni si sono confrontate con la sfida di un contesto lavorativo in rapido e costante mutamento».

Il rettore ha poi ricordato come il sentimento di gratitudine sia condiviso dal direttore generale Alex Pellacani – che è poi intervenuto nel corso della cerimonia – da Franco Fraccaroli, prorettore al benessere organizzativo e ai rapporti con il personale, e da Mario Depaoli, responsabile della Direzione Risorse umane e Organizzazione.

«Oggi, mentre salutiamo il vostro pensionamento – ha proseguito Deflorian – non possiamo fare a meno di riflettere su tutto ciò che avete costruito. Non si tratta solo di numeri o di anni di servizio, ma di relazioni umane, di esperienze condivise, di conoscenze trasmesse. Avete contribuito a plasmare le vite di molti, studenti, studentesse, colleghi e colleghe, anche la mia. E per questo vi sono grato».

Tra i presenti, anche Daria de Pretis, che quest’anno ha lasciato la cattedra in Diritto amministrativo alla Facoltà di Giurisprudenza. De Pretis, rettrice dell’Università di Trento tra il 2013 e il 2014, è stata poi nominata giudice costituzionale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, incarico che ha ricoperto fino al novembre dello scorso anno.
«Daria – ha voluto ricordare il rettore – non solo ha contribuito in modo significativo a rendere Trento l'università che è ora, ma con la sua leadership ha lasciato un segno eccezionale e duraturo su tutta la comunità accademica». E poi, rivolgendosi direttamente a lei: «Nel salutarti ufficialmente oggi, non sono il solo ad esprimerti la mia e la nostra più sincera gratitudine. Il tuo contributo alla nostra università e alla nostra comunità non sarà mai dimenticato. Un sincero augurio di nuove soddisfazioni e nuove avventure».

La cerimonia è proseguita con la consegna di un omaggio: una stampa che riproduce il portale di accesso a Palazzo Sardagna, sede del rettorato. Il disegno originale è dell’artista trentina Giorgia Pallaoro, realizzato appositamente per l’occasione. L’accompagnamento musicale è stato curato da Alice Bressa, flautista dell’Orchestra UniTrento.

Dopo le foto di rito con il rettore, la cerimonia è proseguita in cortile per un brindisi e un momento conviviale.

Sono andati in pensione nel 2023:
Elena Aloisi, Paolo Baggio, Claudia Calliari, Paolo Dal Piaz, Daria de Pretis, Guido Grandi, Annamaria Larentis, Rocco Micciolo, Enrico Moser, Marcella Orrù, Marco Ronchetti, Claudio Salomon, Lucia Scarfiello, Sergio Setti, Pietro Taravacci, Italo Trevisan, Alberto Valli, Bruno Zanella, Erminia Camassa, Paola Cestari, Alberto Ciotola, Sandro Colò, Michele Fedrizzi, Paola Marcon, Luciano Pilati, Patrizia Ritondale Spano, Maurizio Rosanelli, Mario Scotoni.