Le persone che compongono la Consulta del Pta e Cel ©UniTrento - Ph. Federico Nardelli

Vita universitaria

Più voce alla comunità Pta e Cel

La presidente Helga Franzoi racconta a UniTrentoMag i temi su cui la neoeletta Consulta lavorerà nei prossimi anni

31 ottobre 2024
Versione stampabile
di Daniele Santuliana
Ufficio Stampa e Relazioni esterne

Sono stati 563, pari al 63,5% degli aventi diritto, coloro che lo scorso 16 ottobre hanno votato per scegliere le componenti e i componenti della Consulta del Pta e Cel, l’organo di rappresentanza del Personale tecnico e amministrativo e del Personale collaboratore ed esperto linguistico dell’Università di Trento. Una percentuale rilevante, che testimonia la volontà di partecipare alla vita e al governo dell’AteneoHelga Franzoi, neoeletta presidente della Consulta, anticipa a UniTrentoMag i temi su cui le delegate e i delegati lavoreranno.

Dottoressa Franzoi, quali sono i compiti della Consulta Pta e Cel?

«La Consulta può esprimere pareri sui documenti strategici e di programmazione, sullo schema generale di organizzazione della struttura tecnico gestionale e sulle politiche riguardanti l’organizzazione e i regolamenti relativi a Pta e Cel. Può anche formulare proposte in merito al miglioramento delle procedure amministrative, all’innovazione organizzativa degli uffici e delle strutture tecniche e dei servizi, alla formazione e all’aggiornamento del personale.
È composta da 12 persone, elette in modo da rappresentare le diverse componenti della nostra comunità. La presidente gestisce le riunioni e può chiedere di partecipare alle sedute del Consiglio di amministrazione relativamente alle materie di competenza e senza diritto di voto. Due rappresentanti – Sabrina Adamoli e Valeria Cataldo – andranno invece a integrare la Consulta d’Ateneo per la trattazione delle tematiche che riguardano il personale tecnico e amministrativo e il personale collaboratore ed esperto linguistico».

Qual è stato il suo percorso all’Università di Trento? E perché ha scelto di candidarsi?

«Ho iniziato a lavorare in UniTrento nel 1998, dopo la laurea in Economia politica e dopo alcuni anni nel settore privato. Ho cominciato in Direzione generale, per poi assumere, nel 2020, la responsabilità prima del Presidio amministrativo contabile di Economia e poi di quelli di Lettere e Giurisprudenza. Nel 2012 sono stata posta a capo dei Servizi amministrativi alla Didattica e alla Ricerca del Polo di città. Infine, dal 2015, sono responsabile della Divisione Pianificazione.
Ho scelto di candidarmi perché condivido la strategicità di avere un organo ufficialmente riconosciuto che possa interloquire e relazionarsi con gli organi di Ateneo e porre di volta in volta in evidenza, in modo costruttivo, quelle che sono le aspettative e le problematiche del personale tecnico amministrativo ed esperto linguistico. La scelta di candidarmi deriva anche dal fatto che, dopo svariati anni di impiego in Ateneo, prima nelle sedi periferiche e poi, dal 2015, nelle strutture centrali, penso e, soprattutto, spero che la mia esperienza e la mia conoscenza dei meccanismi di Ateneo a livello trasversale fra le diverse realtà possa apportare beneficio al gruppo. Più nello specifico, ho scelto di propormi per la presidenza, poiché occupandomi di programmazione e aspetti finanziari, penso di poter mettere a frutto le mie competenze a favore della Consulta partecipando alle riunioni del Consiglio di Amministrazione che molto spesso si occupa di queste tematiche.

Come si è svolto il primo incontro?

«Lunedì scorso ci siamo incontrati per la prima volta nella Sala Stucchi del Rettorato. È stata un’occasione importante per iniziare a conoscerci e per capire le rispettive disponibilità ad assumere gli incarichi. Il voto per eleggere chi avrebbe presieduto l’organo e chi lo avrebbe rappresentato nella Consulta d’Ateneo si è svolto per via telematica, in modo da garantire segretezza.
Abbiamo poi affrontato alcune questioni prettamente pratiche: ogni quanto calendarizzare le riunioni, dove vederci, come verbalizzare gli incontri. Abbiamo previsto una seduta circa ogni mese o mese e mezzo. Inizialmente in presenza, alternando riunioni in rettorato a riunioni in collina; successivamente, dopo esserci conosciuti meglio, anche online. Pensiamo sia importante avviare fin da subito un percorso condiviso e costruttivo, per questo avremo il piacere di invitare alla prossima riunione il rettore, il direttore generale e il prorettore al benessere organizzativo e ai rapporti con il personale.
Ho percepito un approccio molto positivo e un grande senso di responsabilità in tutte le persone che compongono la Consulta; il nostro obiettivo sarà contribuire, sempre nel rispetto dei ruoli e delle altre rappresentanze in Ateneo, ad una realizzazione condivisa delle politiche organizzative, gestionali e formative del personale».

Quali sono le prime tematiche su cui lavorerete?

«Durante il primo incontro abbiamo parlato di diversi temi su cui ci piacerebbe lavorare. Prima di tutto la formazione, sia trasversale, sia specialistica, che riteniamo indispensabile per una costante crescita professionale a tutti i livelli e a tutte le età. Vorremmo che quanto emerge dai corsi formativi diventasse anche occasione per dare feedback all’amministrazione relativamente ad aspettative e ambiti di miglioramento su cui intervenire. C’è poi il problema del gap informativo percepito in alcuni uffici, con colleghi e colleghe che si sentono poco coinvolti nelle strategie dell’Ateneo e che non riescono a comprenderne la vision.
Un altro argomento sul quale vorremmo porre la nostra attenzione è la gestione delle risorse umane. Nel nostro Ateneo è in corso un ricambio generazionale e sarebbe importante che chi sta per concludere il proprio impegno abbia l’opportunità di trasferire conoscenze e competenze a chi inizia ora. Abbiamo parlato anche di incentivazione al personale, un tema che andrà affrontato in Consulta d’Ateneo e su cui pensiamo di poter contribuire in modo costruttivo.
Aggiungo che abbiamo anche condiviso il proposito di individuare al più presto una modalità più snella possibile per raccogliere osservazioni e suggerimenti da parte delle colleghe e dei colleghi di Ateneo che rappresentiamo in Consulta e che, siamo sicuri, sapranno aiutarci ed appoggiarci in questa nuova avventura». 

La nuova consulta d’Ateneo: Helga Franzoi (responsabile della Divisione Pianificazione), Sabrina Adamoli (responsabile di staff al Centro interdipartimentale Mente/Cervello), Valeria Cataldo (Ufficio Archivio, Protocollo e Servizio postale), Leonardo Facchini (responsabile Concorsi e Selezioni), Angela Sciannamea (Ufficio legale), Chiara Toldo (Ufficio Gestione Progetti nazionali, Ue e internazionali), Lorena Cebolla Sanahuja (Ufficio Gestione Progetti nazionali, Ue e internazionali), Paolo Bertolini (Offerta formativa e Gestione Studenti Area scientifico-tecnologica-Mesiano), Michela Roccuzzo (Core Facilities), Francesca Russo (Personale tecnico di Laboratorio al Dipartimento di Ingegneria industriale), Iliana Brugnera (staff del Dipartimento di Ingegneria civile ambientale meccanica), Silvia Ricchiuto (collaboratrice linguistica).