Chi sceglie di studiare all’Università di Trento spesso ha bisogno di una sistemazione abitativa. Ecco alcune indicazioni.
L’Opera Universitaria di Trento (l’ente provinciale per il diritto allo studio) mette a disposizione circa 1.400 posti letto, distribuiti per la maggior parte in studentati (San Bartolameo e il nuovo Mayer) o in appartamenti sparsi per la città. Questi posti sono destinati agli studenti che risiedono nei comuni “fuori sede” e la cui condizione economica non supera i 23.000 € di valore ISEE. Gli studenti che possiedono i requisiti di condizione economica e merito stabiliti dal Bando a.a. 2018/2019, sono tenuti al pagamento di un canone mensile di € 220,00 per la stanza singola e di € 180,00 per la doppia.
Eleonora, studentessa del quinto anno in Giurisprudenza, ci racconta della sua “lunga” esperienza allo studentato San Bartolameo: “siamo oltre 800 distribuiti su più palazzine, in gran parte organizzate in stanze singole con proprio bagno e balcone. Vivere in questo studentato significa non essere mai soli: quotidianamente infatti si ha l'occasione di incontrare nuove persone provenienti da diverse parti d'Italia e da tutto il mondo. Ciò anche grazie alla possibilità di usufruire delle cucine attrezzate (una per piano, ogni 18 studenti circa), delle tre palestre e delle sale lettura, oltre che di tutti gli spazi comuni che caratterizzano la residenza. Aver ottenuto il posto a San Bartolameo sicuramente ha facilitato il mio trasferimento a Trento ma soprattutto mi ha permesso di vivere in un'atmosfera internazionale e stimolante dal punto di vista culturale, oltre che di condividere esperienze e conoscenze con studenti che frequentano corsi di laurea molto differenti dal mio”.
Per gli studenti non beneficiari di un posto alloggio dell’Opera Universitaria l’alternativa è rivolgersi al mercato privato (residenze universitarie gestite da altri soggetti/cooperative o appartamenti in affitto).
L’Università di Trento conta circa 16.000 iscritti, più della metà dei quali sono studenti fuori sede. Questo significa che, soprattutto a ridosso del passaggio da un anno accademico all’altro, sono molti gli studenti che lasciano o cercano un posto alloggio.
Per facilitare questo scambio, nel corso degli anni gli studenti hanno creato autonomamente dei canali: oltre alle bacheche annunci presenti sulle pareti dei diversi dipartimenti, esistono diversi gruppi su facebook che raccolgono gli annunci degli studenti. Uno dei più utilizzati è il gruppo “AAA Appartamenti studenti Trento” che raccoglie quasi 10.000 iscritti. La procedura per la ricerca del posto alloggio è molto semplice: è sufficiente scorrere la bacheca per trovare decine di annunci esposti da altri studenti. Una volta ottenuti i contatti è possibile organizzare una visita all’appartamento per poi concordare il contratto di affitto col proprietario. A tal proposito è bene essere informati riguardo alle diverse tipologie di contratto disponibili e ai diritti e doveri a cui le parti sono tenute a rispondere. Fortunatamente esistono delle guide stilate appositamente per questo scopo, come la guida affitti creata dall’associazione studentesca UDU, reperibile online e facilmente consultabile: https://issuu.com/udutrento/docs/guida_affitti_2018_-_stampa
“Penso che andarsene da casa e vivere in un appartamento condiviso con altri studenti sia una delle esperienze fondamentali che si affrontano negli anni dell’università” - questa la convinzione di Riccardo, studente del terzo anno di Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio. “Indubbiamente le lezioni e gli esami sono la parte più importante della nostra formazione, ma imparare a gestire il proprio tempo e le proprie necessità quotidiane in completa autonomia è qualcosa che forse si dà per scontata, ma che in realtà richiede tempo e impegno. Non sempre può essere semplice vivere con persone che, magari, fino a quel momento erano complete sconosciute; ma è altrettanto vero che spesso da questi incontri casuali nascono amicizie che dureranno ben oltre la scadenza del contratto di affitto e che rimarranno tra i nostri ricordi più belli”.